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1700 pecore al pascolo tra i pannelli solari, godendo dell'ombra e brucando serenamente mentre la natura viene tutelata e il benessere degli animali rispettato. E' l'esperienza fatta in Australia da questi animali che sono stati ‘testati' per valutare se un sistema agrovoltaico, ovvero mettere insieme la produzione di energia naturale insieme all'allevamento non intensivo, migliori la qualità della lana degli animali.
La ricerca è avvenuta alla Wellington Solar Farm che, un parco solare situato nel Nuovo Galles nel sud del Paese, dove vengono appunto allevate pecore Merinos. A differenza di altri pascoli, però, per tre anni questi animali hanno potuto godere degli effetti di vivere ‘sotto' dei pannelli solari che hanno loro garantito una serie di benefici che adesso sono stati riportati in uno studio dedicato.
I risultati sono stati che la lana prodotta è decisamente di qualità superiore rispetto alla media e il motivo risiede proprio nella presenza dei pannelli solari che producendo ombra ha consentito agli animali di vivere all'aria aperta con più serenità, abbassando il cosiddetto "stress termico" e ha contribuito anche a migliorare le condizioni del terreno. La quantità di umidità è infatti nettamente diminuita e sono diminuiti anche i parassiti, nonché la qualità della terra che ha garantito minore formazione di polvere.
Anche le pecore, però, hanno portato beneficio alla natura che hanno calpestato: la presenza degli animali ha consentito di ridurre addirittura al 50% i costi di manutenzione dell'area senza bisogno di ricorrere a interventi umani e, soprattutto, di utilizzare erbicidi.
In Europa anche si sta sperimentando l'agrivoltaico, in particolare in Francia sempre con la combinazione pecore e pannelli fotovoltaici. Si tratta, secondo quanto sta emergendo in diverse parti del mondo, di una modalità da approfondire sempre di più perché consente risparmio energetico, cura del territorio e tutela la qualità della vita degli animali.