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Guidare di notte in montagna o in campagna può essere pericoloso, sia per noi che per la fauna che può improvvisamente comparire in strada. Cervi, caprioli, cinghiali e altri animali selvatici spesso sbucano all'improvviso e restano immobili sulla carreggiata paralizzati dai fari. Lo "sguardo da cervo abbagliato" non è solo una reazione automatica, ma il segnale che l'animale ci ha visti e ha riconosciuto un pericolo.
Il problema nasce quando quel "blocco" dura troppo a lungo ed è allora che si rischia l'impatto. Uno studio recentemente pubblicato su Applied Animal Behaviour Science ha cercato di capire cosa influenzi davvero la reazione dei cervi di fronte ai fari delle auto. E la risposta è duplice: da un lato conta il tipo di luce dei fari, dall'altro, sorprendentemente, c'entra anche la personalità dell'animale.
Fari e personalità influenzano le reazioni dei cervi

I ricercatori dell'Università della Georgia hanno osservato come i cervi reagissero a due tipi diversi di fari: quelli alogeni, più caldi e tendenti al giallo, e i più moderni LED, più freddi e ricchi di componenti blu. Il risultato? I fari alogeni ad alta intensità aumentavano del 39% la probabilità che un cervo si mostrasse "all'erta", cioè alzasse la testa e guardasse in direzione della luce, segnalando di aver percepito il pericolo.
I LED, invece, sembrano confondere maggiormente l'animale, che può addirittura non accorgersi dell'auto in arrivo. Ma qui viene la parte più interessante. Anche tra i cervi che si mostravano vigili, le reazioni non erano sempre le stesse. Alcuni fuggivano subito, altri restavano immobili troppo a lungo, fino al punto di essere travolti. E queste differenze non sembrano casuali: secondo gli autori, sono legate alla personalità dell'animale e alle sue esperienze precedenti.
L'esito dell'impatto dipende sempre da noi

Proprio come accade tra gli umani, ci sono cervi più timorosi, altri più impavidi, altri ancora più riflessivi. E queste differenze individuali, in un momento così critico come l'incontro improvviso con un'auto in corsa, possono fare la differenza tra la sopravvivenza e la tragedia. Come ricordano gli stessi autori dello studio, a quel punto "sei un po' in balia del cervo". E anche se migliorare la tecnologia dei fari può aiutare, spesso non basta a evitare l'impatto.
L'unica vera arma restano la prevenzione e la prudenza. Segnali stradali, attraversamenti per animali e soprattutto guidare più lentamente nelle ore notturne tenendo sempre gli occhi aperti: dove c'è un cervo o un altro animale, spesso ce n'è un altro pronto a seguirlo. E se un cervo appare improvvisamente sulla carreggiata freniamo, ma senza sterzare. Perché, alla fine, quasi sempre l'esito dello scontro dipende da noi. Non solo dal tipo di fari. E non solo dal cervo.