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4 Agosto 2025
17:00

Caravelle portoghesi: cosa sono, dove vivono e cosa fare in caso di puntura della “medusa trasparente”

La caravella portoghese (Physalia physalis) spesso è scambiata per una medusa ma in realtà è una colonia di polipi specializzati, dotata di tentacoli urticanti molto pericolosi. Originaria dell’Atlantico, è sempre più presente nel Mediterraneo, complice il cambiamento climatico. Facciamo chiarezza con l'ittiologo Francesco Tiralongo.

Intervista al Dott. Francesco Tiralongo
Ittiologo e ricercatore dell'Università di Catania
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La caravella portoghese (Physalia physalis) è una delle specie più pericolose da incontrare in mare. Questo organismo sembra una medusa ma non lo è, in realtà è costituito dall'aggregazione di quattro diverse specie di polipo, ognuna con una funzione specifica.

La caravella portoghese riconosce per la sacca galleggiante, chiamata pneumatoforo, la cui cresta che scivola sul pelo d'acqua ricorda proprio l'imbarcazione da cui prende il nome comune. Al di sotto della sacca blu-trasparente si trovano i tentacoli costituiti da dattilozoidi, polipi dotati di cellule fortemente urticanti. È proprio grazie a loro che questa "medusa trasparente" è così temuta.

È originaria dell’Oceano Atlantico ma sempre più spesso negli ultimi anni è stata avvistata anche in Europa. Gli ultimi episodi si sono verificati nel sud-est della Francia e nei Paesi Baschi, in Spagna settentrionale, dove sono state chiuse diverse spiagge. Adesso l'allarme sembra essere rientrato ma le autorità continuano a monitorare attentamente la situazione e invitano i bagnanti a segnalare ogni avvistamento sospetto. Il motivo sta nella pericolosità di questa specie, i cui tentacoli urticanti e quasi invisibili in acqua sono possono essere lunghi fino a 30 metri e provocare, nei casi più gravi, un forte shock anafilattico.

Ne abbiamo parlato con Francesco Tiralongo, ittiologo esperto e primo autore di uno studio dell'Università di Catania sulla presenza storica della caravella portoghese nel Mediterraneo: "A causa del cambiamento climatico gli incontri possono diventare più frequenti. Evitiamo gli allarmismi ma continuiamo a monitorarla: è dotata di uncini urticanti capaci di trapassare addirittura anche i guanti chirurgici".

Dove vivono le caravelle portoghesi: gli avvistamenti anche in Europa e in Italia

La caravella portoghese non è una medusa, anche se può sembrarlo. È originaria dell'Oceano Atlantico e presente nelle acque marine tropicali calde come il Golfo del Messico, l'Oceano Indiano e il Mar dei Caraibi. Negli ultimi anni però sono stati segnalati avvistamenti, anche di massa, al largo delle coste spagnole, francesi, e anche italiane.

"lLa prima segnalazione documentata di caravella portoghese nel Mar Mediterraneo risale al 1980, sono seguiti avvistamenti sporadici, ma è bene tenerne traccia – spiega Tiralongo – Insieme ad altri colleghi del Dipartimento di Scienze Biologiche dell'Università di Catania abbiamo determinato le aree di rischio in Mediterraneo con diversi livelli di pericolosità d'incontro".

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segnalazioni di caravella portoghese nella zona marittima italiana (Fonte: The Portuguese Man–of–War Has Always Entered the Mediterranean Sea—Strandings, Sightings, and Museum Collections)

"Si tratta di una specie atlantica, quindi più ci si sposta verso Ovest più è facile incontrarla, quindi in Europa sono esposte la Spagna e la Francia, in particolare l'area del Golfo del Leone tra i due paesi. Il rischio è inesistente in Grecia o nel mare di Cipro. A parte la costa spagnola, le colonie nel periodo estivo sono più frequenti nella zona meridionale italiana, con le aree tra la Sicilia e la Sardegna. Diversi avvistamenti sono avvenuti nella zona dello stretto di Sicilia", spiega il ricercatore che con il suo team ha analizzato gli avvistamenti nel Mediterraneo a partire dalla seconda metà del XVIII secolo fino al 2021.

La caravella portoghese non nuota, ma si sposta seguendo le correnti. "Si tratta di un organismo pleuston, cioè la parte galleggiante del plancton. In base al mutare delle correnti varia anche la sua presenza. In qualche caso abbiamo assistito anche spiaggiamenti di massa sulle coste nordafricane e occidentali, oppure su quelle spagnole, dovuti proprio alle correnti che colgono questi organismi in determinate aree".

In questo meccanismo, secondo l'esperto, gioca un ruolo fondamentale il cambiamento climatico: "Questo fenomeno influisce sul regime delle correnti quindi può influenzare direttamente la presenza e la distribuzione della specie che prima era più limitata alla parte occidentale del Mediterraneo mentre adesso si è spinta fino a quella centrale e anche oltre. Inoltre, il cambiamento climatico influisce su fattori legati alla riproduzione, anche se questo aspetto ha un impatto limitato sulla diffusione se paragonato a quello delle correnti".

La necessità di sfruttare le correnti è legata alla conformazione della caravella portoghese: "Non si tratta di un organismo singolo, quando vediamo una caravella portoghese siamo andiamo davanti a una colonia formata da tanti polipi che vivono assieme – c'è proprio una fusione dei tessuti – e ognuno si è specializzato in una funzioni diversa. La sacca galleggiante, detta pneumatofora, sostiene tutti gli altri polipi che stanno attaccati sotto. È piena di gas e in base all'orientamento è anche in grado di sfruttare il vento per muoversi, non è una forma di nuoto attivo e per questo i suoi spostamenti sono influenzati dalle correnti".

Al di sotto della sacca si trovano i gastrozoidi che servono per digerire le prede, i gonozoidi che servono per la riproduzione, e i dactilozoidi che invece servono per la cattura delle prede. "Sono questi ultimi – sottolinea Tiralongo – che compongono i tentacoli urticanti. Sono dotati di uncini in grado di trapassare addirittura anche i guanti chirurgici. Sono altamente penetranti e dotati di un mix tossico molto potente".

La caravella portoghese è pericolosa? Cosa succede in caso di puntura

La caravella portoghese è dotata di tentacoli lunghi fino a 30 metri che in acqua sono praticamente invisibili. Un bagnante che non avvista subito la sacca galleggiante può trovarsi in grave pericolo. Lo sa bene la donna che nel 2022 è stata ricoverata in terapia intensiva a Catania dopo essere stata punta.

"I tentacoli della caravella portoghese lasciano segni caratteristici, simili a coltellate molto estesi – spiega Tiralongo – La tossine è molto forte, ma spesso le morti sono dovute all'annegamento: siccome il dolore causato dalla puntura è molto forte, e chi viene colpito spesso sta nuotando al largo, può andare in shock e annegare".

In caso di puntura quindi è bene non minimizzare, ma cercare di arrivare a riva e chiamare immediatamente i soccorsi.

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