UN PROGETTO DI
28 Settembre 2025
10:51

Appello per gli Husky dell’allevamento di Ponzano Romano: “Gravissima situazione di maltrattamento”

Il 25 settembre 2025 a Ponzano Romano si è tenuto un presidio per denunciare i "maltrattamenti e la gravissima situazione" di oltre 200 husky nell’allevamenti. Attivisti e cittadini hanno chiesto interventi urgenti, mentre è stata presentata un’interrogazione al Ministero della Salute sui rischi per gli animali e la salute pubblica.

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Gli Husky di Ponzano Romano durante l’operazione dei Carabinieri del 2021

Giovedì 25 settembre 2025 si è svolto un nuovo presidio per gli husky dell'allevamento di Ponzano Romano. Gli attivisti delle associazioni di tutela animale LEAL, AVI e del Collettivo Voce Animale, sono arrivati sul posto per denunciare la "gravissima situazione di maltrattamento di oltre 200 cani Husky, presenti in condizioni critiche sul territorio comunale".

Una situazione che ha portato il senatore della Lega, Manfredi Potenti, intervenuto alla manifestazione, a presentare una interrogazione al Ministero della Salute in ragione del "pericolo per la salute degli animali e di eventuali rischi per la salute pubblica".

Il presidio per gli Husky: "Riproduzione incontrollata nell'allevamento"

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Il 25 settembre gli attivisti si sono riuniti in presidio in piazza Salvo D’Acquisto per denunciare la situazione dell'allevamento che conterrebbe oltre 228 animali, nonostante una sentenza del Consiglio di Stato nel 2024 avesse stabilito il limite di 3 fattrici e i loro cuccioli.

"Una riproduzione incontrollata ha aggravato ulteriormente la situazione – si legge nella nota degli attivisti – Nonostante l’amministrazione comunale sia stata individuata come affidataria degli animali non sono stati comunicati aggiornamenti concreti sulle condizioni e sugli interventi".

Il presidio in piazza Salvo D’Acquisto ha visto la partecipazione di volontari locali, attivisti del Collettivo Voce Animale e cittadini, un veterinario e lo staff completo di LEAL. All'evento è intervenuto anche il senatore Manfredi Potenti, il quale ha incontrato la sindaca di Ponzano Romano, Giuseppina Di Marzio.

L’evento si è concluso con l'appello alle autorità competenti affinché intervengano con misure immediate ed efficaci per tutelare il benessere degli Husky, come ha sottolineato Gian Marco Prampolini, presidente Leal: "Condanniamo duramente l’inerzia istituzionale e la situazione ingravescente di quei poveri cani. Non escludiamo la possibilità di azioni legali immediate, anche contro eventuali responsabilità istituzionali, nel caso di omissioni o false dichiarazioni, ed è nostra intenzione portare avanti ogni strumento utile a garantire giustizia e tutela per questi animali".

L'interrogazione al Ministero della Salute: "Fare accertamenti"

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Il senatore Potenti con alcuni degli attivisti in presidio a Ponzano Romano

Manfredi Potenti, responsabile tutela animali della Lega, lo scorso 10 settembre ha anche presentato un'interrogazione al Ministero della Salute per chiedere di accertare le condizioni degli husky dell'allevamento di Ponzano romano: "Come riportato da numerosi articoli stampa, il sito conterrebbe circa 228 animali che, a seguito di azione giudiziaria, sarebbero stati affidati al Comune di Ponzano Romano, che sarebbe tenuto ad adoperarsi nella gestione dei suddetti animali. Ad oggi, pero, come emerge da numerose segnalazioni di associazioni nazionali che si occupano di tutela degli animali, il sito presenta gravissimi profili di rischio per la salute degli animali e delle persone a fronte dell’assenza di idonee infrastrutture destinate a contenere un simile numero di animali".

Il senatore ha quindi chiesto al Ministero di "predisporre gli opportuni accertamenti in ordine alla reale situazione presente nel comune di Ponzano Romano, in tema di pericolo per la salute degli animali, nonché per eventuali rischi per la salute pubblica".

La storia degli husky di Ponzano Romano

La vicenda dell'allevamento di husky di Ponzano Romano inizia col le prime segnalazioni nel 2021, quando i Carabinieri a seguito di un controllo sequestrarono la struttura dopo aver trovato 110 cani a fronte di una capienza molto più limitata. Oltre alla situazione di degrado, e alle gabbie piccole e in pessime condizioni igieniche, sul posto i militari hanno trovato anche un cane deceduto da diversi giorni che però nessuno aveva rimosso.

Con il tempo l'ipotesi di reato di maltrattamento a carico dei proprietari dell'allevamento è decaduta, e sono quindi riusciti a ottenere il dissequestro nel 2023, tuttavia una successiva ordinanza comunale ne aveva sancito la irregolarità strutturale. A seguito di nuovi ricorsi dei proprietari, nel maggio 2024 una sentenza del Consiglio di Stato ha disposto che il numero di cani al suo interno fosse limitato a 3 fattrici e i loro cuccioli. Secondo i cittadini di Ponzano Romano, però, gli animali avrebbero continuato a riprodursi, e questo ha portato a una serie di denunce e segnalazioni alle Forze dell'Ordine culminate con l'operazione del 18 febbraio 2024.

Quella mattina l'Asl e i Carabinieri Forestali sono entrati nella struttura per una nuova operazione trovando ancora condizioni igieniche inadeguate e oltre 200 cani.

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