
Quando l'aria si fa troppo secca per le blatte, insetti che amano l'umidità, può essere un problema molto serio. Alcune però non cercano riparo o un via di fuga, ma al contrario si avvicinano le une alle altre, si toccano, formano gruppi compatti. È una sorta di grande "abbraccio" di gruppo che serve a sopravvivere meglio a condizioni ambientali difficili. A farlo sono le enormi blatte fischianti del Madagascar, grossi insetti molto diffusi anche tra allevatori e appassionati, protagoniste di uno studio che ci racconta un lato inedito del loro comportamento.
La ricerca, pubblicata sulla rivista Ethology, è nata all'interno di un corso universitario sul comportamento animale della Binghamton University, nello Stato di New York. E a coordinarla è stata la biologa Lindsey Swierk, insieme a un gruppo di studenti che hanno così trasformato un progetto didattico in uno studio scientifico vero e proprio.
Perché le blatte si "abbracciano"

La blatta fischiante del Madagascar (Gromphadorhina portentosa) è un insetto lungo anche 5-7 centimetri che in natura vive nel sottobosco e tra la lettiera delle foreste della grande isola africana. Il Madagascar è però caratterizzato da stagioni molto diverse tra loro, con periodi umidi e piovosi che si alternano a stagioni più secche e sempre più lunghe e intense a causa dei cambiamenti climatici. Ed è proprio l'umidità dell'aria a fare la differenza.
Gli esperimenti hanno mostrato che, quando l'umidità si abbassa, queste blatte tendono ad aggregarsi molto di più rispetto a quando l'aria è molto umida. Nei periodi secchi, inoltre, i gruppi sono ancora più numerosi e gli individui rimangono più spesso a stretto contatto fisico tra loro. Il motivo è semplice e riguarda un problema comune a molti insetti, ovvero la perdita d’acqua e il rischio di disidratazione.
A causa del loro corpo piccolo e della grande superficie esposta rispetto al volume, gli insetti si disidratano infatti molto facilmente. Perdono acqua attraverso la cuticola – lo "scheletro" esterno – e anche respirando, ma quando l'aria è davvero molto secca, il rischio di disidratazione aumenta vertiginosamente. Per difendersi, gli insetti hanno sviluppato diverse strategie fisiologiche, come strati cerosi sull'esoscheletro o modifiche del metabolismo. Ma esistono anche soluzioni "comportamentali", come appunto l'aggregazione.
Il comportamento "plastico" delle blatte

Stando tutte vicine, le blatte creano così un piccolo "microclima" più favorevole: l'umidità immediatamente intorno ai loro corpi aumenta, riducendo così la perdita d'acqua. È una forma di adattamento flessibile, che cambia in base alle condizioni ambientali. In biologia questo si chiama "plasticità comportamentale", ovvero la capacità di modificare il proprio comportamento per far fronte a situazioni diverse, una cosa non proprio comune negli insetti.
Finora, infatti, comportamenti di aggregazione simili erano stati osservati soprattutto in insetti piccoli o negli stadi larvali, per esempio quando in autunno alcune specie – come le coccinelle o le cimici – si "ammassano" nei rifugi per superare insieme l'inverno. Questo studio dimostra invece che anche insetti grandi e adulti, teoricamente più resistenti alla secchezza, possono ricorrere in maniera "plastica" a soluzioni simili, quando è necessario.
Raggrupparsi, però, non è sempre conveniente. Vivere tutti molto vicini può aumentare la competizione per il cibo, favorire la diffusione di malattie o rendere il gruppo più visibile ed esposto ai predatori. È quindi un compromesso rischioso, ma necessario: quando l'aria è troppo secca, i benefici dello stare tutti insieme "abbracciati" superano evidentemente i costi. Questo comportamento, inoltre, potrebbe anche avere conseguenze a livello ecologico e sul funzionamento degli ecosistemi.
Anche gli animali più "semplici" possono sorprendere

Le blatte fischianti sono infatti importanti decompositori e si nutrono di materiale vegetale in decomposizione contribuendo così al riciclo delle sostanze nutritive nel suolo. Cambiamenti nel loro modo di vivere, alimentarsi o riprodursi potrebbero quindi avere effetti a cascata sull'ecosistema della foresta. Ma secondo i ricercatori, l'umidità è probabilmente solo uno dei molti fattori che influenzano il comportamento sociale di questi insetti. Resta inoltre da capire se strategie simili siano diffuse anche in altre specie di grossi insetti.
Quello che è certo è che anche animali che consideriamo da sempre più "semplici" o "primitivi" sono in grado di rispondere in modo raffinato, complesso e flessibile ai cambiamenti dell'ambiente. E a volte, per resistere a un mondo che si fa sempre più secco e ostile, basta stare un po' più vicini e stringersi in un grande "abbraccio" aspettando che il peggio passi. Anche se si è "solo" una blatta.