UN PROGETTO DI
19 Dicembre 2025
11:50

Addio al cinodromo di Sidney: l’area delle corse dei cani sarà trasformata in un grande parco aperto al pubblico

Il primo ministro australiano ha annunciato la riconversione di n Australia dell'area di Wentworth Park. Chris Minns ha voluto in questo modo dare una risposta concreta al cercare di porre fine a un' "attività sportiva" che lucra sulla pelle dei Greyhound.

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Corrono senza sosta e quando non devono "lavorare" vengono trattati peggio di oggetti, stipati nelle gabbie, privi di qualsiasi cura o attenzione alle loro necessità minime. E' questo, e ancora lo è per molti cani in diverse parti del mondo, il destino dei levrieri utilizzati per le corse nei cinodromi australiani.

A Sydney, adesso, ci sarà un passo concreto perché un giorno vi sia davvero un cambio di prospettiva rispetto alla fine di una pratica obsoleta basata sul maltrattamento dei cani di razza Grayhound soprattutto, come dimostrato soprattutto dopo la consegna del cosiddetto "report Drake", un'inchiesta governativa del 2024 proprio sulle condizioni degli animali durante le corse di levrieri.

La svolta: l'area del cinodromo si trasforma in un grande parco pubblico

La svolta che è stata annunciata riguarda l'annuncio della nuova destinazione d'uso di Wentworth Park, il luogo storico in cui si svolgono le gare di corsa e che si trova nel cuore di uno dei quartieri più noti della città australiana. L'ex area del cinodromo sarà riconvertita in un grande parco pubblico dedicato ai cittadini che potranno usufruire delle ampie aree verdi dove, sicuramente, potranno far passeggiare i loro cani. La decisione è stata annunciata dal primo ministro Chris Minns che ha voluto in questo modo dare una risposta concreta al cercare di porre fine a un' "attività sportiva" che lucra fondamentalmente sulla pelle dei levrieri e che risponde anche all'esigenza di migliorare le condizioni di vita dei cittadini sempre più attenti alle tematiche relative al benessere degli animali.

Wentworth Park è stato per oltre novant’anni il "cuore" del racing: lì si sono succedute migliaia di corse di levrieri e il complesso si estende su 14 ettari. Secondo il piano di sviluppo del progetto che porterà a un cambio epocale dell'intera zona, tutte le strutture relative alle corse saranno abbattute a settembre del 2027, anno in cui termina definitivamente il contratto con il Greyhound Breeders, Owners and Trainers Association che si occupa della gestione delle corse.

Il report Drake: così sono stati svelati anni di abusi sui levrieri delle corse

Il vero passo in avanti per arrivare a questa decisione, come accennato, è stato il documento che ha portato a svelare quanta sofferenza si cela dietro le scommesse sulle corse dei levrieri. Il report Drake è stato scritto da Alex Brittan, ex responsabile dei servizi veterinari proprio del Greyhound Racing NSW (GRNSW) ovvero l'associazione "responsabile del mantenimento di elevati standard di benessere degli animali, della supervisione dell'integrità del settore e del monitoraggio e dell'applicazione della conformità".

Nel documento sono evidenziati molteplici casi di abusi sui Greyhound e continue e sistematiche carenze nella segnalazione e nella supervisione. Il report non è stato ancora reso pubblico ma sulle pagine della versione australiana del Guardian, i giornalisti della testata sono riusciti a visionarlo e a poter rendere noti i maltrattamenti che venivano perpetrati nei confronti dei cani.

L’inchiesta era nata nel 2024 e il nome del report è associato all'onorevole Lea Drake cui fu commissionato dall'allora ministro per le scommesse e le corse del Nuovo Galles del Sud, lo Stato australiano di cui Sydney è la capitale. L'obiettivo era verificare la gestione degli animali e se vi fossero le condizioni relative all'obbligo di mantenere un elevato standard di benessere animale all'interno di quella che è una vera e propria "industria" delle corse di cani. Per arrivare alla conclusione della sistematicità degli abusi condotti, nel report sono stati analizzati quasi 100 mila documenti e si sono svolte più di 30 audizioni pubbliche tra il 2024 e fino allo scorso febbraio.

Dalle 722 pagine del documento finale emergono diversi aspetti, tra cui anche delle mancanze di controllo delle spese e degli incassi e una gestione carente e poco trasparente. Rispetto alla salute psicofisica dei Greyhound mancano puntualmente indicazioni chiare delle cause di morte degli animali, la completa mancanza di attenzione ai programmi di adozione a fine carriera degli animali, la totale assenza di controllo che ha portato ad abusi costanti nelle tecniche di allevamento, addestramento e pure relativamente alle condizioni di trasporto cui venivano sottoposti i Grayhound. Tra le varie segnalazioni si mette in evidenza anche l'esigenza di porre fine all'esportazione dei cani da corsa verso altri paesi, soprattutto negli Stati Uniti, dove il controllo sul benessere dei cani è del tutto assente nella sostanza.

La risposta del Governo è stata quella di procedere a diverse azioni per fermare definitivamente la pratica ma le associazioni e i partiti attenti al benessere degli animali hanno giudicato come poco efficaci le misure ad oggi previste e la decisione ora di trasformare l'area del cinodromo viene vista come un passo in avanti ma ciò che si chiede è che vengano definitivamente vietate le corse dei cani. In Australia, infatti, ancora non c'è una legge che obbliga tutti gli Stati a non consentire il racing e ogni Stato federale agisce singolarmente. Ad esempio Il Parlamento della Tasmania ha approvato una legge che elimina progressivamente le corse di levrieri entro il 30 giugno 2029.

Dal 2026, invece, nella "vicina" Nuova Zelanda finirà definitivamente lo sfruttamento di migliaia di cani a causa del racing in tutto il paese: la scelta è stata annunciata dal vice primo ministro Winston Peters e il governo sta implementando ciò che è necessario per provvedere al ricollocamento di  cani e persone che lavorano nel settore. Anche in Scozia si va verso la fine della sofferenza dei cani da racing.

I Greyhound, chi sono i cani vittime del racing

I levrieri in generale e i Greyhound in particolare sono considerati i cani più veloci al mondo: possono superare anche i 70 chilometri all’ora. Proprio per questo motivo si tratta di una delle razze più impiegate per le corse, in particolare per il racing, ovvero una gara che altro non è che una gara a chi arriva prima al traguardo.

I cani vengono obbligati a rimanere in pista pure se soffrono di patologie che sono poi presenti proprio a causa degli sforzi cui sono sottoposti, in particolare con lesioni muscolari e degli arti che portano anche a gravi fratture e poi direttamente all'eutanasia. Fuori dalla pista questi animali sono stipati in piccole gabbie da cui vengono fatti uscire solo per gli allenamenti e poi per le competizioni.

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