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Washington diventa il primo stato a legalizzare il compostaggio di cadaveri umani

La possibilità del compostaggio di cadaveri umani è legge nello stato di Washingotn, in Usa, dove le autorità locali hanno appena varato un provvedimento che autorizza la pratica come alternativa alla sepoltura o alla cremazione di resti umani. Dopo alcune settimane il defunto diventa concime che viene consegnato ai parenti che stabiliranno come usarlo.
A cura di Antonio Palma
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Non solo seppelliti o cremati, da oggi i cadaveri umani potranno essere usati anche come compost per concimare piante e terreni. La rivoluzione arriva dallo stato di Washington, in Usa, dove le autorità locali hanno appena varato una legge che autorizza il compostaggio come alternativa alla sepoltura o alla cremazione di resti umani. Il provvedimento firmato dal governatore Jay Inslee entrerà in vigore a maggio del prossimo anno, permettendo quindi a tutti di adeguarsi alla novità entro un anno di tempo. La legge in pratica permette di poter sottoporre il cadavere di un congiunto a una procedura per la riduzione dei corpi in sostanze organiche per la terra, una tecnica che richiede diverse settimane di tempo. "È arrivato il momento di permettere l'applicazione di una certa tecnologia a questa esperienza umana universale perché pensiamo che le persone debbano avere la libertà di determinare da soli in che modo vorrebbero che il loro corpo fosse smaltito" ha dichiarato uno dei principali sostenitori dell'iniziativa, il senatore dello stato Jamie Pedersen.

Al momento ci sono già alcune aziende che offrono questo servizio funebre molto particolare. Il defunto viene posizionato in un contenitore e adagiato e ricoperto di materiali naturali, come paglia o trucioli di legno e nel corso di circa tre-sette settimane, grazie all'attività microbica, si scompone nel terreno e quindi può essere usato come concime naturale. Nell'arco di questo tempo nella struttura l’aria viene aspirata periodicamente, fornendo ossigeno per accelerare l’attività microbica. Mentre è in corso la procedura, la famiglia del defunto può fare visita alla struttura e alla fine riceverà il terreno che rimane. Spetta ai parenti poi stabilire come vogliono usare quel terreno.

Per i sostenitori di questa pratica si tratterebbe di un modo molto più naturale di lasciare il mondo terreno al posto di bare e fumi della cremazione che sono inquinanti. "È una alternativa naturale, sicura, sostenibile e comporterà in significativi risparmi in termini di emissioni e di utilizzo di terreno”, ha commentato Katrina Spade, titolare di una delle società che offre questo servizio, sottolineando che c'è persino un risparmio in termini di costi visto che la procedura è molto più economica delle sepolture tradizionali.

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