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Vomita fino a 30 volte al giorno. 19enne pesa solo 38 kg e rischia la vita: “Cerco una cura”

Caitlin White soffre di gastroparesi, che le provoca uno svuotamento ritardato dello stomaco. Per questo vomita regolarmente. Cinque anni fa pesava 69 chili, oggi ne pesa 38. La giovane australiana ora è in Scozia in cerca di un trattamento: “Spero solo che le mie condizioni di salute migliorino”.
A cura di Biagio Chiariello
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Ogni giorno può arrivare a vomitare fino a 30 volte: è l’incubo vissuto da Caitlin White è una ragazza australiana di 19 anni, che da 5 soffre di una grave forma di gastroparesi.  Ora si trova in Scozia con il dilemma di provare una terapia rischiosa come ultima spiaggia. A raccontare la sua vicenda è la Bbc. “La mia vita di ogni giorno è dominata dalle visite in ospedale”. Per sopravvivere la teenager è costretta a sottoporsi, quotidianamente, a esami del sangue e infusioni in ospedale che possono durare fino a 12 ore, ma la espongono anche al rischio di infezioni. Per via della sua malattia, il suo stomaco ha una paresi parziale e si svuota con ritardo. Per questo vomita regolarmente.

"Non posso più uscire con i miei amici per mangiare qualcosa o bere un caffè, sarei troppo in imbarazzo” dice. Caitlin mangia e beve solo quando si trova in ospedale o in casa. “Mantengo i contatti con i miei amici attraverso Snapchat e Facebook, ma non li vedo più così spesso, le loro vite sono andate avanti e io non posso fare come loro” ha detto alla giornalista Kaye Adams durante l’intervista radiofonica. La patologia che l’ha colpita le ha fatto sviluppare anche una sindrome di tachicardia posturale, visto il suo cuore tende a battere più forte.

La 19enne ha iniziato a soffrire di questa malattia quando aveva 14 anni e pesava 69 chili. Oggi ne pesa appena 38. Il corpo è debilitato ed estremamente vulnerabile, infatti ha contratto la setticemia ben 7 volte solo nell’ultimo anno perché aveva le difese immunitarie estremamente basse. In questo momento è in trattamento presso l'ospedale Ninewells di Dundee in Scozia, ma la cura è finita. Dopo un intervento, un medico le ha suggerito la nutrizione parenterale totale, che le permetterebbe di “alimentarsi” aggirando il sistema digestivo portando i nutrienti direttamente nel fegato.

“Ci sono un sacco di rischi associati a questa terapia – racconta la giovane alla Bbc – come la sindrome di rialimentazione, infezioni e coaguli sanguigni. Ma se non lo fanno, sono anche a rischio di infezione. E malnutrita come sono, c’è pure il pericolo di un collasso di organi”. Una sorta di ‘ultima spiaggia’ per Caitlin. “In generale, spero solo che le mie condizioni di salute migliorino – ha detto la giovane quando le è stato chiesto quali sono le sue speranze per il futuro – spero che ci sia qualche specialista che sappia come ridurre i miei episodi di vomito”.

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