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Voli cancellati, nuova procedura dellʼAntitrust contro Ryanair: “Non avvisa passeggeri”

L’Antitrust ha avviato un procedimento di inottemperanza contro la compagnia di voli low-cost irlandese, dopo aver obbligato (senza risultati) il vettore low-cost a spiegare chiaramente i diritti dei consumatori coinvolti nell’annullamento di massa dei voli degli scorsi mesi. La compagnia ora rischia una multa fino a 5 milioni.
A cura di Biagio Chiariello
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Nuova bufera su Ryanair. L’Antitrust ha avviato infatti un procedimento di inottemperanza contro la nota compagnia di voli low-cost irlandese per non aver dato seguito a quanto prescritto nel provvedimento cautelare del 25 ottobre scorso. L'Autorità garante della concorrenza aveva imposto a Ryanair, a seguito delle migliaia di cancellazioni dei voli operate durante i mesi di settembre e ottobre – in larga misura riconducibili a ragioni organizzative e gestionali del vettore – l'adozione di specifiche misure volte a “fornire informazioni chiare, trasparenti e immediatamente accessibili sui diritti dei consumatori italiani”.

Cosa chiedeva in dettaglio l'Antitrust?

Spiega ancora la nota odierna: "Ha ordinato a Ryanair – sia attraverso una comunicazione specificamente diretta ai consumatori italiani che attraverso informazioni facilmente reperibili a partire dalla home page del sito internet in lingua italiana della compagnia – di informare i consumatori italiani, con chiarezza, dei diritti nascenti dalla cancellazione dei voli, in modo da consentire loro di acquisire piena ed adeguata consapevolezza relativamente:

  •  alla immediata accessibilità e comprensione dell'informazione circa la sussistenza non solo del diritto al rimborso e/o alla modifica gratuita del volo cancellato ma anche alla compensazione pecuniaria, ove dovuta;
  • all'elenco completo delle date, delle tratte e del numero (e.g.: FRxxx) di ogni volo cancellato in relazione al quale è sorto non solo il diritto al rimborso e/o alla modifica gratuita del volo ma anche alla compensazione pecuniaria, ove dovuta;
  • alla connessa e immediata fruibilità della procedura da seguire per richiedere il rimborso e/o la modifica gratuita del volo e la compensazione pecuniaria ad essi spettante".

La compagnia low cost nel mirino dell'Agcm

In particolare, dalla delibera del 25 ottobre e trascorso il termine dei 10 giorni dalla stessa, Ryanair si è resa “colpevole” di non aver comunicato l’avvenuta esecuzione di quanto indicato dal provvedimento cautelare e le relative modalità di attuazione. Questo comportamento, spiega ancora l'Antitrust, si è protratto anche dopo che il Tar del Lazio, con ordinanza del 22 novembre, ha respinto la domanda incidentale di sospensione dell'esecuzione della misura dell'Autorità presentata dalla stessa compagnia. Infatti, Ryanair non ha trasmesso all'AGCM alcuna comunicazione al riguardo, né risulta che abbia posto in essere azioni volte a ottemperare al provvedimento dell'Autorità.

Ryanair non è nuova a provvedimenti di questo tipo

La prima apertura del procedimento contro Ryanair, da parte dell’Antitrust, è datata 20 settembre 2017. In un Comunicato ufficiale proprio da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza sul Mercato, visibile anche sul proprio Portale si legge:

“L’Autorità Antitrust ha aperto oggi un procedimento istruttorio nei confronti del vettore aereo irlandese Ryanair per presunte pratiche commerciali scorrette in violazione del Codice del Consumo.

In particolare, l’Antitrust contesta che le numerose cancellazioni dei voli effettuate o da effettuarsi nelle prossime settimane, secondo quanto riportato da notizie stampa, potrebbero configurare una violazione dei doveri di diligenza di cui all’art.

20 del Codice del consumo, nella misura in cui sarebbero in larga misura riconducibili a ragioni organizzative e gestionali già note al professionista, quindi non a cause occasionali ed esogene al di fuori del suo controllo, causando notevoli disagi ai consumatori che avevano da tempo programmato i propri spostamenti e già prenotato e pagato il relativo biglietto aereo.

A ciò si aggiunge un secondo profilo di contestazione, riguardante il tenore e le modalità delle informazioni con le quali Ryanair ha informato i passeggeri della cancellazione dei voli e ha loro prospettato le possibili soluzioni (rimborso o modifica biglietto), che potrebbero essere idonei a indurre in errore i consumatori circa l’esistenza e quindi l’esercizio del loro diritto alla compensazione pecuniaria previsto dal Reg. CE 261/04 proprio in caso di cancellazione dei voli.”

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