“Voci contro il crimine”, le storie delle vittime per la rinascita di Scampia

“Le vittime, i cittadini che pagano il costo dell’ingiustizia e della violenza, possono essere i principali agenti del cambiamento”: a dirlo è Jonathan Lucas, direttore dell’Istituto Interregionale delle Nazioni Unite per la Ricerca sul Crimine e la Giustizia (Unicri), che ha promosso il progetto “Voci contro il crimine”. Un progetto presentato oggi presso l’Auditorium di Scampia dall’Unicri in collaborazione con l’Assessorato ai Giovani, l’Assessorato alla Scuola del Comune di Napoli, Il Mattino e Fanpage. Un progetto, al quale ha aderito il Comune partenopeo e che vede la partecipazione di molte scuole e realtà del territorio, che appunto si basa sul coinvolgimento delle vittime. Attraverso la testimonianza delle vittime, secondo il direttore dell’Unicri, la società deve infatti sviluppare azioni di prevenzione e di contrasto più efficaci: “La giustizia e il rispetto dei diritti umani si rafforzano soprattutto attraverso i cittadini. Oggi il quartiere di Scampia, con i suoi giovani, può divenire l’emblema della rinascita e del riscatto dalla paura”.

A Scampia sono state ricordate due giovani vittime della mafia: Gianluca Cimminiello e Maurizio Estate. Presenti diverse figure del Comune di Napoli e tra gli altri Francesco Piccinini – direttore di Fanpage – e Gino Sorbillo, volto noto di Napoli e testimonial del progetto. A Scampia è stato anche presentato il video messaggio di Marco Maddaloni, judoka internazionale che si aggiunge agli ambasciatori di “Voci contro il Crimine”, Gino Sorbillo e Clemente Russo.