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Vittime incidente stradale, dopo 15 anni processo da rifare

Verrà celebrato un nuovo processo di appello sulle presunte responsabilità nell’incidente stradale che il 14 aprile 2002 causò il decesso di Vincenzo Moretti, detto Vinny, e della cugina Mariaesther Martino.
A cura di D. F.
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Verrà celebrato un processo di appello bis sulle presunte responsabilità nell'incidente stradale che il 14 aprile 2002 causò il decesso di Vincenzo Moretti, detto Vinny, e della cugina Mariaesther Martino. I due avevano rispettivamente 20 e 19 anni. A oltre di 15 anni dai fatti, la Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso presentato dai familiari delle vittime, assistite dall'avvocato Francesco Paolo Sisto, ha annullato con rinvio la sentenza di secondo grado che nell'ottobre 2016 aveva confermato l'assoluzione di Andrea Godono, che era al volante della Ford Ka a bordo della quale viaggiavano le due vittime, e la condanna a 2 anni e 2 mesi di reclusione per il 30enne albanese Rezeart Turku, conducente dell'altra vettura, una Alfa Romeo 164, coinvolta nel sinistro.

I giudici della Cassazione hanno ordinato alla Corte di Appello di Bari di valutare se vi fu concorso di colpa nel causare l'incidente. La notte del drammatico schianto avvenuto sul lungomare di Bari, la Ka condotta da Godono con a bordo le vittime, che viaggiava in direzione Bari, si scontrò frontalmente con la 164 guidata da Turku, che aveva invaso la corsia di marcia opposta. Nel ricorso delle parti civili, si chiede di rivalutare la responsabilità di tutti e due i conducenti dei mezzi e non solo di Turku, evidenziando l'elevata velocità alla quale viaggiava la vettura guidata da Godono con a bordo le due vittime. Subito dopo l'incidente la famiglia di Moretti diede vita alla Fondazione ‘Ciao Vinny' che da anni si occupa di promuovere attività sulla sicurezza stradale.

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