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Violentò una 14enne: condannato a 3 anni. E’ accusato anche di aver ucciso la figlia di 3 mesi

Giuseppe Difonzo è stato condannato a tre anni di reclusione per aver violentato una ragazza di 14 anni, figlia di un’amica della moglie. L’uomo, però, è anche accusato di aver ucciso la figlia di tre mesi soffocandola con un cuscino.
A cura di Davide Falcioni
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Il giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Bari Giulia Romanazzi ha condannato alla pena di tre anni di carcere Giuseppe Difonzo, il 30enne di Altamura accusato di violenza sessuale nei confronti di una ragazza di 14 anni, figlia di un'amica di famiglia. In conclusione di un processo celebrato con il rito abbreviato la giudice ha inoltre stabilito che l'uomo dovrà pagare un risarcimento per i danni causati alla vittima, costituitasi parte civile.

Difonzo accusato anche di aver soffocato la figlia di soli tre mesi

Le indagini dei Carabinieri, coordinate dal pubblico ministero Simona Filoni (che aveva chiesto la condanna a 6 anni di reclusione), hanno dimostrato che Difonzo avrebbe abusato della 14enne durante uno dei ricoveri di sua figlia di 3 mesi, che lui stesso – sempre secondo l'accusa – avrebbe poi ucciso soffocandola nel sonno nella notte fra il 12 e il 13 febbraio 2016. Per l'uomo la Procura ha chiesto nelle scorse settimane il rinvio a giudizio anche per omicidio premeditato e l'udienza preliminare avrà inizio il 26 ottobre prossimo. Non è da escludere, quindi, che nei suoi confronti si celebrerà anche un altro processo.

L'uomo ha violentato una 14enne approfittando dell'assenza della madre

I fatti relativi alla violenza sessuale risalgono al 6 gennaio 2016. L'uomo, approfittando del ricovero della figlia che era in ospedale con la moglie e con una sua amica che era andata a farle visita, la madre della 14enne, avrebbe convinto l'adolescente ad andare a casa con lui, poi abusandola. Difonzo  è stato arrestato per la violenza il 9 aprile 2016. Nel novembre successivo, poi, gli è stata notificata un'altra ordinanza di custodia cautelare in carcere per l'omicidio della figlia. L'uomo, quindi, rischia nei prossimi mesi una nuova condanna, decisamente più pesante, per l'omicidio di una bambina di appena tre mesi di vita.

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