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Violento temporale a Bari e acqua nelle tende: dovevano sostituire il tribunale a rischio crollo

Situazione paradossale nel capoluogo pugliese, dove le udienze erano state spostate allʼingresso del palazzo (non più agibile) in una tendopoli ora completamente allagata a causa di un temporale che si è abbattuto sulla città. “Condizioni inaccettabili” dice il consigliere di opposizione Irma Melini.
A cura di Biagio Chiariello
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Già a suo tempo aveva fatto discutere il fatto che le udienze si tenessero nelle tende, dopo che l’edificio che ospita il Tribunale di via Nazariantz a Bari era stato dichiarato non più agibile per via del rischio crollo. Un caso già discutibile di suo che ora rischia di diventare ancora più problematico dopo il nubifragio che ha colpito il capoluogo pugliese nelle ultime ore. La tendopoli allestita nel parcheggio sterrato del Palagiustizia (dove negli ultimi 18 giorni nelle tre tende della Protezione civile si sono celebrate i processi penali di rinvio) si è infatti completamente allagata: il primo forte temporale estivo ha praticamente bloccati i lavori e messo tutti alla porta: piove dentro e fuori è un pantano. “La situazione che si è verificata è veramente drammatica – tuona Luca Pugliese dell’Usb Puglia – Stiamo passando dalla giustizia terremotata alla giustizia alluvionata".

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Con la tendopoli al momento inagibile, la situazione al Palagiustizia di via Nazariantz è altrettanto complicata. Dal soffitto cola acqua, che ha bagnato il pavimento e i fascicoli dei processi, oltre agli impianti elettronici, i pc e i server della sala intercettazioni. Il personale amministrativo dipendente della procura, quindi in servizio al terzo e quarto piano, ha avuto disposizioni di tornare a casa. Allagato anche il parcheggio seminterrato. L’unica speranza per avvocati e magistrati è che via sia un miglioramento delle condizioni meteo per poter riprendere con il normale svolgimento dei processi.  "La procura penale è in piena emergenza: tende inagibili per la poggia e terzo piano e garage allagato – ricorda il consigliere di opposizione Irma Melini – funzionari mandati a casa e giudici e avvocati in piena confusione per cosa fare e dove fare udienza. Basta perdere tempo e prendere in giro i baresi: vogliamo il riconoscimento dello stato di emergenza".

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