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Violentata dall’età di 4 anni dal padre, che filmava i loro rapporti: “Così sono sopravvissuta”

La storia di Mayameen Meftahi, oggi 34 anni, che ha raccontato alla stampa inglese gli abusi subiti dal padre da quando aveva 4 anni: “Non ricordo molto perché drogava la mia cioccolata calda per sedarmi e fare sesso con me. Ha rubato la mia infanzia e adolescenza ma ora parlo perché sono finalmente libera”.
A cura di Ida Artiaco
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Mayameen Meftahi (Facebook).
Mayameen Meftahi (Facebook).

"Sono stata violentata da mio padre più volte al giorno, tutti i giorni, da quando avevo 4 anni. Ero abituata a pensare che fosse una cosa normale". Comincia così la lunga intervista rilasciata alla stampa inglese da Mayameen Meftahi, originaria di Swansea, nel Sud del Galles, che ha raccontato la sua storia di abusi subiti dal padre, che da 10 anni sta scontando in carcere la sua pena dopo essere stato condannato per quattro capi d'accusa, tra cui l'incesto. Fino ai 15 anni di età, è stata stuprata e drogata dall'uomo, che la polizia ha scoperto essere in possesso di più di 60 ore di filmati che mostrano gli abusi sulla figlia. "Ha rubato la mia infanzia e la mia adolescenza. Ma ora è venuto il momento che io racconti la mia storia – ha detto la donna, che oggi ha 34 anni e che lavora come consulente per aiutare le vittime di abusi a denunciare quanto subito – perché finalmente significa che posso iniziare a vivere la mia vita. Ho sofferto ma sono sopravvissuta".

Mayameen aveva solo 4 anni quando sono cominciate le violenze da parte del padre. "Entrava in camera mia e mi chiedeva di toccarlo. È partito tutto così. Io non avevo la minima idea che nelle altre famiglie si vivesse in maniera differente, per me quelle cose erano normali". Poi, con il passare degli anni la situazione è peggiorata: "I nostri conoscenti pensavano che fossimo felici, lui non faceva trapelare niente all'esterno. Quando ho minacciato di denunciarlo, mi ha detto che nessuno mi avrebbe creduto", ha continuato la 34enne, che ha anche sottolineato di aver vissuto una specie di blackout durante l'adolescenza. "Gli agenti mi hanno spiegato che lui mi drogava per potermi sedare e fare sesso con me. Lo hanno letto dai suoi diari. Metteva la droga nella cioccolata calda o nel tè che mi serviva prima di andare a dormire. Il mattino seguente mi svegliavo sempre con nausea e mal di testa, ma non riuscivo a capire il perché. Poi mi è stato tutto più chiaro".

Mayameen ha anche sottolineato come ignorasse se la madre fosse o meno a conoscenza di quello che succedeva nella sua stanza. A 16 anni è andata via dalla sua casa, anche se il padre continuava a perseguitarla. "Quando ho trovato lavoro ha minacciato di farmi cacciare se non avessi fatto visita regolarmente a lui e alla mamma, così ho accettato. A quel tempo gli abusi fisici erano finiti, ma quelli mentali sono continuati ancora a lungo". Poi nel 2005, la donna ha conosciuto durante un viaggio in Egitto quello che sarebbe diventato suo marito. "Quando gli ho detto del matrimonio – ha ricordato ancora – era inorridito, non lo volevo alle nozze ma lui mi ha minacciato di nuovo, dicendo che altrimenti avrebbe fatto di tutto per rovinarle". Finalmente, il suo incubo è finito nel settembre del 2011, quando il padre è stato arrestato dopo che la polizia ha trovato numerosi filmati realizzati dall'uomo mentre abusava della figlia: un anno dopo, nel 2012 è stato condannato a 10 anni di carcere. "Dico questo perché dobbiamo agire subito, affinché altre persone non soffrano quanto ho sofferto io".

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