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Vigile del fuoco morto a Pistoia, dopo un anno la svolta nelle indagini: arrestata la moglie

Svolta nelle indagini sulla morte dell’ex vigile del fuoco Antonio De Witt Molendi. La vedova dell’uomo è gravemente indiziata di aver maltrattato il marito.
A cura di Susanna Picone
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Oltre un anno dopo la morte di Antonio De Witt Molendi, il vigile del fuoco in pensione il cui cadavere venne ritrovato all'interno della sua abitazione a Pistoia, arriva la svolta nelle indagini. Nel pomeriggio è stata arrestata la moglie dell’uomo, Marinova Vesselinova Bogdana, 51 anni, origini bulgare, finita nei guai poco dopo il decesso del compagno. Il cadavere dell’ex vigile del fuoco, che aveva cinquantacinque anni, fu trovato nel febbraio del 2017 all'interno dell'abitazione della coppia con vistose ecchimosi in tutte le parti del corpo. Ferite che ne avrebbero causato la morte, avvenuta nella notte tra il 4 e il 5 febbraio dello scorso anno. La vedova dell’uomo è stata arrestata dalla polizia in esecuzione di un'ordinanza di misura cautelare agli arresti domiciliari emessa dal gip di Pistoia Maria Elena Mele su richiesta del pubblico ministero Giuseppe Grieco. È gravemente indiziata di aver maltrattato il marito. Da quanto emerso, il provvedimento del gip è giunto al termine di una complessa attività investigativa iniziata dalla squadra mobile fin dai momenti successivi al ritrovamento del cadavere di Antonio De Witt Molendi e proseguita per un anno fino all'esito odierno.

I maltrattamenti e il decesso in casa dell’ex vigile del fuoco –  La donna avrebbe maltrattato il compagno sottoponendolo a sofferenze fisiche e morali, in modo continuativo e abituale, attraverso una pluralità di condotte, “tanto da cagionarne la morte nella tarda serata del 4 febbraio del 2017”. La squadra mobile sottolinea che De Witt Molendi veniva costantemente "picchiato, umiliato e privato di ogni disponibilità economica al punto da trovarsi a chiedere l'elemosina a vicini e conoscenti". Secondo la Procura, dopo aver maltrattato il marito la donna, consapevole delle sue fragili condizioni fisiche, lo avrebbe abbandonato per diverse ore. La morte è sopraggiunta come epilogo dei maltrattamenti. Antonio De Witt Molendi quella sera di un anno fa si era sentito male e accasciato sul pavimento: lì la moglie avrebbe deciso di lasciarlo per tutta la notte senza chiamare nessuno. Sempre secondo la procura "quella sera l'ex vigile del fuoco, in una condizione di forte prostrazione fisica e morale, alle 21 e 30 del 4 di febbraio, cadeva, forse colpito ancora una volta dalla donna, tanto che la caduta era percepita dalle vicine del piano di sotto e registrata ad un particolare momento di una partita di calcio: l'intervallo tra il primo ed il secondo tempo".

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