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Danimarca. Video porno con due 15enni, mille ragazzi incriminati: rischiano il carcere

800 maschi e 200 femmine tra i 15 e i 20 anni sono stati denunciati per aver condiviso via Messenger un filmato in cui due minori fanno sesso. La giovane “protagonista” del video ha raccontato di essere stata anche ricattato: “Mi hanno chiesto altre foto nuda altrimenti lo avrebbero diffuso”.
A cura di Biagio Chiariello
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Hanno diffuso un video hard in cui due ragazzini di 15 anni fanno sesso. Ora oltre mille persone, per lo più minorenni, rischiano il carcere: è successo in Danimarca, secondo quanto riferisce la CNN citando un comunicato della polizia. Secondo quanto ricostruito, il filmato dal contenuto sessualmente esplicito,  risalente al 2015 e diffuso attraverso Messenger, l’app di messaggistica di Facebook, sarebbe stato disponibile sul social network fino a pochi mesi fa, condiviso tra 800 ragazzini e 200 ragazzine di età compresa tra 15 e 20 anni in tutto il Paese scandinavo. Ma a rischiare non sono solo loro. Grattacapi anche per la società di Mark Zuckerberg che si è difesa sostenendo di essere a conoscenza dell’accaduto e di aver collaborato alle indagini attraverso Europol. “Si è trattato di un caso complesso e le indagini hanno richiesto tempo a causa dell’alto numero di persone coinvolte”, ha dichiarato Lau Thygesen della polizia danese. Intervistata da un quotidiano danese, Information, la giovane “protagonista” del video hot, ha raccontato di aver avuto un rapporto consensuale, ma di non sapere di essere filmata: “Mi hanno contattata dicendo che avevano un mio video, chiedendomi di mandare altre foto nuda altrimenti lo avrebbero diffuso”, ha detto raccontando i tentativi di ricatto che avrebbe subito.

In Danimarca, racconta il Corriere della Sera, questo tipo di reati può portare fino a 6 anni di carcere per i maggiorenni, mentre i minorenni rischiano una multa e una condanna con la condizionale: ma anche senza carcere, la loro fedina penale è a rischio, peraltro per reati legati alla pedofilia, non proprio una questione da prendere alla leggera. “Prendiamo questi casi molto sul serio e vogliamo che questa indagine sia d’esempio per tutti i ragazzi”, ha aggiunto Thygesen. Da circa un anno nel Paese scandinavo, dove il 18% dei giovani (13-25 anni) ha condiviso proprie immagini esplicite, sono stati introdotti una serie di misure volte a contrastare i casi di revenge porn (la diffusione di materiale pornografico per vendetta, soprattutto da parte di ex fidanzati/e) e per prevenire i suicidi.

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