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Video hot finisce in rete: la ragazza ora rischia il licenziamento. “Denunciare chi divulga”

Il caso nella provincia di Lecce è già in mano alla polizia postale. La vittima si è rivolta anche allo Sportello dei diritti, anche perché dopo la diffusione del filmato non sono mancati casi di diffamazione e persino tentativi di approccio…
A cura di Biagio Chiariello
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Ritiene di essere stata infangata da quel filmato, divenuto virale tramite social e smartphone, che la ritrae in un momento molto intimo. Fra l’altro, pare che rischi di perdere il posto di lavoro presso un centro sportivo dell’hinterland di Lecce, poiché quel video desterebbe non poco imbarazzo. Per questo motivo una ragazza ha sporto denuncia presso gli uffici di polizia postale, rivolgendosi nel contempo allo Sportello dei diritti per tutelare la propria immagine. È stata la stessa associazione guidata da Giovanni D’agata a dare notizia della vicenda.

La giovane ha spiegato di aver lasciato incautamente il proprio smartphone incustodito. Telefono che sarebbe poi andato smarrito. Da qui, il video ha cominciato a circolare via web. Creando gravi problemi perché circostanze simili possono incidere in maniera determinante sull’esistenza di una persona. L’interessata ora è intenzionata a difendere il proprio onore, anche perché, stando alla sua testimonianza, da quando il video ha avuto ampia diffusione, non sono mancati casi di diffamazione (la conseguenza minima e quasi scontata) e persino tentativi di approccio poco lusinghieri.

“È noto che esistono dei software in dotazione alla principale forza di polizia che si occupa di crimine informatico, che attraverso complessi algoritmi sono in grado di risalire a coloro che condividono file, anche di questo tipo”, dice Giovanni D'Agata, il quale ritiene doveroso “avvertire chiunque persevererà nell'attività di condivisione del video che, almeno in astratto, potrà essere individuato con tutte le conseguenze giuridiche del caso anche in tema di violazione del diritto alla privacy della malcapitata”. E conclude: “Siamo pronti, infatti, attraverso il nostro staff di legali e consulenti tecnici ad intraprendere ogni ulteriore iniziativa utile per la massima tutela della ragazza”.

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