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A Vicenza il sindaco combatte lo spaccio togliendo il wi-fi gratuito per i cittadini

Il sindaco di Vicenza Francesco Rucco ha dichiarato che spegnerà gli hotspot del comune che permettono ai cittadini di navigare gratuitamente su internet, in varie zone della città. La decisione parte dalla volontà di prevenire lo spaccio e il “bivacco e assembramento da parte di persone che non sono spinte dalle migliori intenzioni”. Non è una soluzione ma, secondo Rucco, “può aiutare a contenere” il fenomeno.
A cura di Chiara Caraboni
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Wi-fi libera e degrado. Secondo il Primo cittadino di Vicenza Francesco Rucco, le due cose potrebbero essere collegate. E allora l'interruttore delle reti libere sarà spostato su "off". Verranno disattivati infatti gli hotspot di varie zone della città, le stesse che con panchine e parchi permettono di riunire i cittadini per sfruttare la rete internet gratuita, ma che, secondo il primo cittadino, possono essere anche riutilizzate come luoghi di spaccio e di degrado sociale e urbanistico.

Quindi via internet e anche le panchine da Via Allende. Una volta eliminate quelle, sarà il turno delle colonnine installate in piazza Matteotti. Il piano di azione non è ancora stato definito, ma a quanto dichiarato dal sindaco di Vicenza l'intervento anti degrado non si limiterà a queste due zone, ma si amplierà per combattere le possibili reti di spaccio e di decadimento della sua città. La decisione è frutto anche di una richiesta arrivata da alcuni residenti di queste zone, stanchi di notare giovani nullafacenti appostati sulle panchine con l'attenzione rivolta esclusivamente sullo schermo dello smartphone. "E' una proposta che ritengo sensata e che voglio testare in questa come in altre zone critiche. Nella consapevolezza che togliere panchine e wi-fi non sia la soluzione al problema dello spaccio, che deve passare da altre vie fatte di prevenzione e repressione del fenomeno, ma possa aiutare a contenerlo". Secondo Rucco infatti, questa operazione è necessaria e può essere utile perché sono proprio le zone in cui è possibile navigare senza costi a concentrare "spacciatori e sbandati", spiega il Giornale di Vicenza. E "se porta degrado, non ci può servire", ha dichiarato.

Rucco poi ha precisato, tranquillizzando i cittadini: "Via il wi-fi dalle zone critiche della città non significa togliere la connessione gratuita da tutti i parchi e tutte le aree pubbliche. Si tratta di uno strumento utile che questa amministrazione ha intenzione di potenziare, estendendone anche la copertura. Ma se in certe zone è motivo di bivacco e assembramento da parte di persone che non sono spinte dalle migliori intenzioni, primi fra tutti gli spacciatori, meglio toglierlo". Un sospiro di sollievo per i vicentini e per tutti i turisti quindi che non si vedranno eliminare completamente il servizio offerto dal Comune: "Questa amministrazione ha intenzione di implementarlo, perché sia sempre meno necessario recarsi agli sportelli comunali per ottenere un servizio, ma sia piuttosto possibile accedervi comodamente online", dopo una semplice registrazione al portale.

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