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Viaggia senza biglietto sul treno in Svizzera, dopo 50 anni si pente e chiede di pagare tutto

L’uomo si è tenuto a lungo il rimorso ma infine ha deciso di raccontare tutto all’azienda di trasporti dicendosi disposto a pagare il dovuto.
A cura di Antonio Palma
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A volte nella vita si fanno cose di cui poi ci si pente a lungo e per le quali a mente fredda si prova vergogna, ma il pentimento di un anziano pendolare del trasporto su ferro va oltre ogni immaginazione. L'uomo, infatti, dopo aver tenuto dentro per oltre 50 anni la vergogna per non aver pagato il biglietto del treno, ha deciso infine di autodenunciarsi all'azienda di trasposto pubblico chiedendo di pagare tutto il dovuto. Come raccontano i giornali svizzeri, è quanto accaduto nei giorni scorsi a Berna destando meraviglia anche nella direzione dei trasporti della rete regionale Berna-Soletta.

"Non ci era mai capitato nulla del genere, siamo davvero commossi", hanno spiegato infatti dall'azienda a  20 Minuten che ha divulgato la notizia. Quando negli uffici del gruppo è stata aperta la lettera dell'uomo in effetti qualcuno inizialmente ha pensato persino a uno scherzo. Il protagonista della storia infatti spiegava di aver abusato più volte di un singolo biglietto pluritimbrato nel 1967 ma di essere attanagliato dai sensi di colpa e per questo ora pronto a restituire il maltolto, anche se con mezzo secolo di ritardo.

Nonostante l'autodenuncia, però, l'uomo non dovrà sborsare nemmeno un centesimo. L'azienda infatti lo ha "graziato", anche per una questione meramente burocratica. "Ormai i libri contabili del 1967  sono chiusi da un bel po' tempo ma vogliamo comunque ringraziarlo per la sua grande onesta" ha spiegato il portavoce delle Rbs, Caspar Lösche.

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