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Via libera al rinnovo dei contratti per oltre un milione di dipendenti pubblici: aumenti in arrivo

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici del comparto Istruzione e Università approvato lo scorso febbraio. Ora la bozza di accordo passerà alla Corte dei Conti per il via libero definitivo.
A cura di Charlotte Matteini
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Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al rinnovo del contratto dei dipendenti dell'Istruzione. Secondo quanto si apprende dalla nota stampa diffusa a margine del Cdm, "il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni e della Ministra per la semplificazione e la pubblica amministrazione Maria Anna Madia, ha deliberato di autorizzare la Ministra Madia ad esprimere il parere favorevole del Governo sull’ipotesi di contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale del comparto istruzione e ricerca per il triennio 2016-2018, sottoscritta dall’ARAN e dalle confederazioni e organizzazioni sindacali di categoria lo scorso 8 febbraio". La modifica contrattuale riguarderà oltre un milione di dipendenti del comparti Istruzione e Università e dovrà ora essere trasmessa alla Corte dei Conti per il via libero definitvo.

"Dopo il via libera di oggi in Consiglio dei Ministri, il contratto del comparto del settore ‘Istruzione e Università’, rinnovato lo scorso febbraio dopo oltre otto anni di attesa, può essere ora trasmesso alla Corte dei Conti per la validazione definitiva, preliminare alla sua concreta applicazione. Ancora una volta abbiamo agito con profondo senso di responsabilità per riconoscere professionalmente ed economicamente il lavoro di oltre un milione di dipendenti impegnati ogni giorno nei settori della conoscenza, fianco a fianco con le nostre giovani e i nostri giovani, centro della loro azione”, ha spiegato il ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli al termine della riunione.

Il nuovo contratto, siglato lo scorso febbraio, si riferisce agli anni 2016, 2017 e 2018 e coinvolge complessivamente 1.191.694 dipendenti. In particolare, spiega Orizzonte Scuola, oltre un milione di dipendenti solo quelli relativi al solo comparto scuola, mentre 53.000 a quello dell'Università (esclusi le docenti e i docenti universitari), 24.000 degli Enti di ricerca e 9.500 delll’Alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM). Tra le novità previste dal nuovo contratto in via di approvazione ci saranno sia incrementi retributivi che regole innovative per migliorare l’organizzazione del lavoro e le relazioni sindacali e tutelare e riconoscere l’impegno delle lavoratrici e dei lavoratori.

“Questo nuovo contratto apre una nuova era di valorizzazione del ruolo di chi opera nei settori della conoscenza. Ma è un punto di partenza, non un traguardo raggiunto e da archiviare. Bisogna continuare a impegnarsi per garantire continuità didattica alle nuove generazioni, stabilità, riconoscimento professionale e condizioni di lavoro dignitose alle dipendenti e ai dipendenti. In una società e in un’economia della conoscenza, come sono quelle in cui viviamo, l’investimento sul sapere è fondamentale per garantire alle giovani, ai giovani e al Paese un futuro di qualità”, ha concluso Valeria Fedeli.

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