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Verona, sposa scappa il giorno del suo matrimonio: “Da mesi frequenta un altro uomo”

Brutto colpo per un 39enne, che sabato aspettava la sua lei a Legnago per pronunciare il fatidico “sì” dopo una convivenza che andava avanti da un anno e mezzo. Lei, 26 anni, solo all’ultimo ha confidato alla sorella che non se la sentiva e quindi non si è presentata al Comune.
A cura di S. P.
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Ha lasciato che i suoi familiari organizzassero tutto, dalla cerimonia al pranzo di nozze, ma all’ultimo momento ha cambiato idea e ha deciso di non pronunciare quel fatidico “sì” per sposare l’uomo col quale conviveva da un anno e mezzo. Arriva dalla provincia di Verona la storia di una sposa che ha praticamente “mollato” sull’altare quello che doveva essere il suo futuro marito. La loro storia d’amore andava avanti ormai da qualche tempo e così i due – lei è una ragazza italiana di 26 anni che lavora come operaia in una ditta della provincia di Padova, lui un 39enne di origini marocchine operaio sempre a Padova – avevano deciso di sposarsi. Ma appunto lei – come ricostruiscono le cronache locali – ha cambiato idea quando a Legnago la consigliera comunale era già pronta per la cerimonia con la sua fascia tricolore.

Solo pochi minuti prima della cerimonia la ragazza avrebbe realizzato che sposarsi sarebbe stato un errore – Il matrimonio tra i due operai era previsto per le 11 davanti alla consigliera Elena Zanetti che – come riporta il Mattino di Padova – ha raccontato che prima i parenti hanno iniziato a dire che la sposa non poteva venire perché aveva la febbre alta e che solo quando ha detto loro che era questione di dieci minuti è venuta a galla la verità. Ovvero che la ragazza non voleva più sposarsi. Questo perché a quanto pare già da diversi mesi frequenta un altro uomo e solo pochi minuti prima della cerimonia avrebbe realizzato che sposarsi sarebbe stato un errore. La sposa avrebbe quindi confidato alla sorella di non voler compiere quel passo importante e alla fine effettivamente il matrimonio non c’è stato. “Ho provato a chiamare la sposa quattro volte, non perché sia affar mio ciò che è successo ma per una questione di rispetto nei confronti delle istituzioni. Credo di meritare almeno la parola ‘scusa’”, ha aggiunto ancora la consigliera comunale commentando la vicenda.

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