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Verona, Lega difende mozione anti-aborto: “È un abominevole delitto. I gay? Una sciagura”

Continua a far discutere la mozione contro l’aborto approvata giovedì sera in consiglio comunale a Verona. Il consigliere leghista Zelger: “L’aborto non è un diritto, è un abominevole delitto. Il mio esempio è la Russia di Putin dove gli aborti sono scesi da quattro milioni l’anno a due con sussidi alla maternità. Abolirei la legge 194”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"L'aborto è un abominevole delitto". Alberto Zelger, il consigliere leghista promotore della mozione anti-aborto approvata giovedì sera al consiglio comunale di Verona, continua a fa discutere per le sue dichiarazioni. Ai microfoni del La Zanzara su Radio 24 definisce i gay "una sciagura per la riproduzione e la conservazione della specie. Il sesso gay porta malattie di tutti i tipi, fa male". E aggiunge: "L'omosessualità è un disturbo della personalità". Poi difende la sua mozione, votata anche dalla capogruppo Pd Carla Padovani, con la quale Verona si dichiara simbolicamente "Città a favore della vita": "L'aborto non è un diritto, è un abominevole delitto. Il mio esempio è la Russia di Putin dove gli aborti sono scesi da quattro milioni l'anno a due con sussidi alla maternità. Fosse per me – aggiunge – la legge sull'aborto, la 194, non dovrebbe esistere. Sono contrario all'aborto, del tutto in linea con la posizione del ministro Fontana. Significa uccidere un bambino nella pancia della mamma. Come diceva Madre Teresa di Calcutta fino a quando una madre potrà uccidere un bambino nella sua pancia non ci potrà essere la pace nel mondo. Ed è osannata da tutti, anche dai laicisti".

Eppure il sindaco di Verona Federico Sboarina sostiene che il significato di questa mozione è stato fortemente travisato: "È una enorme strumentalizzazione, che tra l'altro non capisco a chi giovi visto che il centrosinistra ne esce diviso. Tutti quelli che hanno parlato della mozione approvata giovedì in Consiglio comunale o non sanno leggere o non l'hanno letta o sono in malafede. Personalmente, propendo per quest'ultima visto che il documento parla d'altro. Non di abolire la 194, che è una legge dello Stato e va applicata – spiega – Non di limitare la libertà delle donne su un tema tanto delicato e una decisione tanto difficile. È invece per aumentare la libertà delle donne, come sta scritto negli articoli 1-2-5 della legge, che è stata votata la mozione. Il Consiglio chiede infatti alla Giunta di reperire fondi per alcune associazioni che lavorano per dare applicazione a questi articoli, e cioè per aiutare le donne a superare le cause magari anche economiche che potrebbero indurre all'interruzione di gravidanza".

Ma la deputata veronese Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico, non ci sta: "Il consigliere Zelger, non contento di aver portato Verona alla cronaca per la sua infelice mozione che riporta le donne a tempi bui, oggi decide di esternare le sue teorie incivili sui gay. Per l'esponente leghista – osserva – i gay ‘sono una sciagura per la riproduzione e la conservazione della specie', sono generati da ‘traumi infantili' e i loro rapporti fanno male alla salute. Parole che sono inaccettabili nella bocca di chiunque, ma suonano ancor più stolte se a pronunciarle è un componente delle istituzioni che dovrebbe rappresentare le cittadine e i cittadini".

"La Lega in soli due giorni ha scoperto le carte e con Alberto Zelger, estensore della mozione antiabortista, ha mostrato il suo volto misogino e omofobo", conclude Rotta.

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