Vercelli, il macchinario si mette in moto all’improvviso: operaio 43enne muore schiacciato
Un operaio di 43 anni è morto schiacciato da un pesante macchinario nel pomeriggio di ieri, 4 dicembre, a Bianzé, in provincia di Vercelli. La tragedia è avvenuto nello stabilimento ‘Gammastamp’, azienda specializzata in finiture in metallo. La vittima, Naim Macak, di origine bosniaca ma residente a Banchette d'Ivrea, è deceduta all'interno del capannone. Si tratta di un operaio di una ditta esterna che si occupa della manutenzione di alcuni macchinari. Secondo una prima ricostruzione dell'accaduto, sarebbe rimasto ucciso durante i lavori al macchinario che stava riparando. In teoria, visti i lavori di manutenzione, il apparecchiatura avrebbe dovuto essere spenta. Le urla di Naim hanno richiamato subito l’attenzione degli altri colleghi. Il 43enne è stato subito soccorso, ma le sue condizioni sono apparse gravissime e per lui non c’è stato nulla da fare. Sul posto è intervenuto anche lo Spresal dell'Asl di Vercelli, che ora sta cercando di capire se vi possano essere eventuali responsabilità e accertare che tutte le norme di sicurezza siano state rispettate.
“Pare che l’operaio stesse svolgendo la sua attività di ripristino di un macchinario quando, per cause ancora da chiarire, l’impianto è ripartito causando lo schiacciamento dell’uomo”, scrive il segretario generale della Fiom Cgil, Ivan Terranova, in merito all’incidente. Proprio il sindacato chiede la massima chiarezza sull’accaduto: “Chiediamo che la procura – spiega Terranova – si attivi immediatamente per ogni tipo di verifica. Come Fiom Cgil mettiamo fin da subito a disposizione la nostra struttura per far chiarezza sulla questione, fermo restando che se saranno delineate responsabilità, ci costituiremo parte civile”. E oggi i sindacati saranno accanto agli operai della Gammastamp, per scioperare (dalle 13 alle 15). “Al momento abbiamo deciso di indire questo sciopero – precisa Terranova- vedremo domani (oggi per chi legge, ndr) se organizzare altre manifestazioni. Naim era molto conosciuto nell’ambiente, era da tempo che svolgeva questo lavoro e sapere che non c’è più rende tristi tutti noi”.