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Ventimiglia, denunciato per atti sessuali con una 13enne si difende: “La amo”

Un trentenne di Ventimiglia ha avuto un rapporto sessuale con una ragazzina di 13 anni ed è stato denunciato dalla madre. Quando i poliziotti sono andati a perquisire la sua abitazione ha detto loro: “Io la amo”.
A cura di Davide Falcioni
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"Io sono innamorato di lei". E' la risposta che un trentenne ha dato agli agenti di polizia che erano andati nella sua casa per effettuare una perquisizione perché indagato dalla Procura di Imperia per atti sessuali con minorenni. "Lei", infatti, ha appena 13 anni, circostanza che rappresenta un'aggravante ai fini della legge: la giovanissima non avrebbe subito abusi sessuali e sarebbe stata consenziente. La vicenda è stata raccontata da Il Secolo XIX e riguarda due atleti di una società sportiva ligure che, pur gareggiando in categorie diverse, avrebbero avuto modo di incontrarsi e conoscersi fino – stando a quanto dichiarato dall'adulto – a innamorarsi nonostante i 17 anni di differenza.

I due però avrebbero anche fatto sesso in occasione di una trasferta per un torneo: a scoprirli è stato un dirigente sportivo della società, che ha però deciso di non denunciare l'episodio e che per questo ora è indagato. Il segreto tuttavia è durato solo pochi mesi: la tredicenne infatti ha confessato alla madre il suo rapporto sessuale e la donna non ha esitato a denunciare il trentenne alla polizia. Gli inquirenti del commissariato di Ventimiglia, su delega della Procura, hanno effettuato una perquisizione a casa dell’uomo alla ricerca di prove della relazione, sequestrando computer e altri dispositivi e notificandogli un avviso di garanzia per atti sessuali con una minorenne sotto i 14 anni. È stato davanti agli agenti che il giovane avrebbe spiegato di essersi innamorato della bambina, affermando anche che il suo sentimento era contraccambiato.

La tredicenne è stata sentita nei giorni scorsi dal giudice per le indagini preliminari Paolo Luppi  per l’incidente probatorio: a supporto della giovane anche due psicologhe, Patrizia Sciolla, nominata dal Tribunale, e Lucia Dattoli, consulente di parte incaricata dal difensore del trentenne. L'adolescente avrebbe ammesso davanti al giudice, e al sostituto procuratore Paola Marrali, di avere avuto un rapporto sessuale con il trentenne.

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