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Venezuela, attentato contro Maduro con i droni: 7 feriti, illeso il presidente

Il presidente del Venezuela Nicolas Maduro è stato vittima di un attentato portato avanti con dei droni, usati per lanciare ordigni esplosivi. Il presidente è rimasto illeso, ma sette persone sono rimaste ferite. Maduro dà la colpa dell’attentato alla Colombia e al suo presidente, ma i funzionari colombiano smentiscono ogni coinvolgimento.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il presidente del Venezuela Nicolas Maduro è stato vittima di un attentato portato avanti con i droni, usati per lanciare ordigni esplosivi. Il presidente è rimasto illeso dopo essere stato attaccato durante il suo discorso in occasione di una parata militare. Una o due esplosioni, secondo quanto riportano i testimoni, sono state sentite durante il discorso avvenuto nella capitale in occasione della cerimonia sulla Avenida Bolivar per l’81esimo anniversario della creazione della Guardia nazionale. Improvvisamente l’audio della diretta televisiva è saltato e la trasmissione è stata interrotta. Maduro è rimasto illeso, ma almeno sette persone – membri della Guardia nazionale bolivariana – sono rimaste ferite. Le cariche esplosive sui droni sono scoppiate proprio vicino al palco presidenziale e da subito quanto avvenuto è stato definito un attentato contro il presidente. Una seconda esplosione sarebbe invece avvenuta nella zona in cui si svolgeva la parata militare. Dopo qualche ora è arrivata anche la rivendicazione del Movimento nazionale di soldati in camicia, che ha attaccato duramente Maduro. Un gruppo non conosciuto che si definisce come un insieme di “patrioti militari e civili, leali al popolo venezuelano”.

Secondo Maduro l’attentato è stato eseguito da esponenti di estrema destra in collaborazione con quelli che definisce “cospiratori” provenienti dalla Colombia e da Miami, insieme ad alcuni “finanzieri” degli Stati Uniti. “Oggi hanno cercato di uccidermi – ha affermato Maduro – non ho dubbi che dietro l’attentato ci sia il nome di Juan Manuel Santos”, presidente della Colombia. Ma per i funzionari colombiani questa ricostruzione è infondata. Maduro si è rivolto anche al presidente statunitense Donald Trump, augurandosi che sia disposto a combattere i gruppi terroristici. Inoltre, il presidente venezuelano ha assicurato che alcuni dei responsabili dell’attentato sono stati arrestati e sarebbero già sotto processo.

Il procuratore generale, Tarek Saab, ha invece affermato: “Non possiamo escludere che vi sia stata la partecipazione di alcuni elementi sovversivi e terroristi fuori dal Venezuela, questa ipotesi rientra tra quelle del pubblico ministero. Confermo e garantisco che si arriverà alla verità”. Il presidente Maduro ha poi scritto su Twitter: “Dio e il popolo sono con noi, sono sicuro che in Venezuela trionferà la pace, fino alla vittoria, sempre!. Grazie allo scudo protettivo del popolo e alla benedizione di Dio – dice in un altro tweet Maduro – sono uscito illeso e mi trovo in piedi e vittorioso. Pronto a continuare la battaglia per la pace e la tranquillità del Venezuela”.

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