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Venezia, trovato morto in un canale Cristian, il giovane chef sparito nel nulla

Cristian Spinu, ventisei anni, il giovane chef sparito la mattina del 15 novembre da Venezia, è stato trovato morto. Il suo corpo è affiorato da un canalone della città lagunare. Si confermano i tristi sospetti di amici e familiari: “Sapevamo che non si sarebbe mai allontanato dalla famiglia e dal lavoro, solo un incidente poteva portarcelo via”.
A cura di Angela Marino
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Si è conclusa con un tragico epilogo la vicenda di Cristian Spinu, il giovane chef sparito da Venezia lo scorso 15 novembre. Il corpo del ventiseienne è stato ripescato dalle acque di un canalone della città lagunare. Sulla sua identità non ci sono grossi dubbi: gli abiti trovati sul cadavere sono gli stessi che Cristian indossava la sera della scomparsa. In segno di lutto, il suo datore di lavoro e i colleghi hanno scelto di non aprire il ristorante. L'ipotesi più accreditata, secondo i carabinieri, è che il ragazzo abbia perso l'equilibrio e sia caduto in acqua, dove poi è annegato. Si escludono gesti di violenza o di autolesionismo.

Si conferma purtroppo il sospetto di amici e conoscenti, che sin dal primo momento avevano presagito un macabro incidente. "Dove può essere finito un ragazzo per bene che lavorava 12 ore al giorno e non aveva grilli per la testa?" aveva detto, al telefono con Fanpage.it, Marco, amico ed ex collega del ventiseienne. "Cristian, di origini romene, è venuto in Italia alcuni anni fa per lavorare – diceva Marco – è stato don Roberto Donadoni, vicario di una delle parrocchie di Venezia ad aiutarlo a trovare un impiego". Proprio don Roberto si era attivato nelle ricerche rivolgendo numerosi appelli a chiunque avesse informazioni utili a rintracciare Cristian, a farsi avanti. Il ventiseienne era scomparso intorno alle 5 del mattino dopo una serata passata a casa di un amico in zona Dorsoduro. L'ultimo segnale di vita risaliva alle ore 4:30 di giovedì 15 novembre, quando era stato visto fuori da un locale a Cannaregio. Alle 4:49 risaliva, invece, il suo ultimo accesso Whatsapp.

"Il mio timore – diceva Marco, oggi confermato dalla triste scoperta – è che possa essere rimasto vittima di un incidente. A Venezia ogni anno sono decine le persone che precipitano accidentalmente nei canaloni. Quando fa freddo, i giubbotti pesanti e la corrente fanno il resto. Conoscendolo come lo conosco, so che è impossibile che si sia cacciato nei guai e lo è altrettanto che sia andato via senza avvertire la famiglia, cui tiene tantissimo". Sconvolta la famiglia, che dalla Romania aveva sollecitato le ricerche e ora ha ricevuto la drammatica notizia.

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