Venezia, fallisce il progetto della gondola per disabili: “Non lasciamo naufragare un sogno”

Era stata una iniziativa senza precedenti, accolta con entusiasmo e partecipazione sia da parte dei cittadini che delle istituzioni tanto da ottenere grande attenzione mediatica anche a livello internazionale. Ora però il progetto "Gondolas 4 all", nato per portare le persone in sedia a rotelle in giro per i canali veneziani a bordo di una gondola, è a un passo dal fallimento totale. Come rivela il Corriere del Veneto, infatti, l'omonima onlus che aveva dato il via la progetto ricogliendo i fondi necessari e lanciando l'iniziativa concreta circa un anno fa, è piena di debiti. Dopo il varo del progetto, infatti, i tanti fornitori che hanno messo a disposizione materiali e opera hanno chiesto di essere pagati in breve tempo così nei bilanci è emerso un buco da 42 mila euro

L'idea era semplice, dare una possibilità di andare in gondola a chi normalmente non  avrebbe potuto,  ma al contempo difficile da realizzare. Alla fine,  grazie all'impegno di tanti, la struttura era stata messa in opera l'anno scorso. Si tratta di una speciale gondola e un molo dotati di un ascensore per gli utenti su sedia a rotelle che consentono ai viaggiatori con problemi di mobilità di provare un giro in gondola. La notizia dell'inaugurazione  aveva fatto il giro del mondo tanto che erano arrivate subito centinaia di prenotazioni da ogni parte. Il progetto, costato circa 130mila euro, aveva ottenuto anche un finanziamento di 50mila euro dalla Regione Veneto. Per pagarne i costi era partita anche una campagna di raccolta fondi ma la cifra raccolta non è riuscita a coprire tutti i costi.

"È un progetto bellissimo, abbiamo avuto e continuiamo ad avere richieste da ogni parte del mondo ma anche dai veneziani stessi. Non voglio vedere naufragare un sogno. Lancio un appello alle istituzioni per aiutarmi a salvare il pontile" ha dichiarato al quotidiano Enrico Greifenberg, uno dei cofondatori del progetto insieme ad Alessandro Dalla Pietà. "Alessandro è sparito senza dare spiegazioni, le aziende hanno chiesto di essere saldate, ma la onlus è intestata a lui e io ho le mani legate ma non mi voglio arrendere" ha concluso Greifenberg.