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Veneto, conducente trova 45.000 euro nel bus e li restituisce

Finito il suo turno di lavoro, l’autista nota un borsone nero, lo apre e scopre l’ingente somma. Tutto il denaro verrà però contato dai poliziotti, ai quali l’onesto conducente ha fatto verbalizzare il ritrovamento del “tesoro”. Solo il giorno dopo una coppia di commercianti cinesi denuncia la scomparsa della borsa.
A cura di Redazione
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Avrebbe dovuto semplicemente "staccare", ossia chiudere il turno e magari tornare a casa. Invece, il pomeriggio di giovedì 10 maggio, l'autista dell'Actv, dopo aver parcheggiato l'autobus nel piazzale di via Marconi, al centro di Spinea, in provincia di Venezia, nota un borsone nero in fondo al veicolo. Decide di "indagare" e scopre così che nella borsa ci sono due scatole di cartone, ognuna delle quali contiene banconote da 50, 100, 200 e 500 euro. Sono tanti soldi, ma quanti ne siano di preciso è difficile determinarlo sul momento. L'autista decide comunque di richiudere il borsone, di fare altrettanto con il bus e di correre verso la più vicina stazione di Polizia.

Qui il conducente viene accolto dal commissario Aldo Pagnin, che, con gli ufficiali Ida Niero e Michela Bovoi, si mettono a contare i soldi: sono 45.050 euro, opportunamente registrati e messi al sicuro nella cassetta di sicurezza. La mattina successiva, venerdì 11 maggio, una coppia di cittadini cinesi registra la scomparsa di un borsone dello stesso colore di quello trovato nel bus. Fatti i dovuti accertamenti, gli agenti appurano che è proprio quella coppia di commercianti la proprietaria di quell'ingente somma di denaro. È possibile che l'incartamento possa ora passare alla Guardia di finanza affinché possono essere fatte, se ritenute necessarie, tutte le verifiche del caso.

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