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Varicella a 3 anni, bimbo si gratta una bolla e muore poco dopo

Bryan-Andrew Lock, di soli 3 anni, è morto in casa di sua nonna a Yeovil, nel Regno Unito, senza che mamma Jasmine, 22enne, potesse fare nulla per aiutarlo. La donna ha deciso di raccontare la terribile storia su Facebook: “Non fate come me…”.
A cura di B. C.
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Quando era andato a dormire, Bryan-Andrew Lock, aveva solo un po' di febbre causatagli dalla varicella. Il bimbo di soli 3 anni, di Yeovil, nel Regno Unito, non si è più risvegliato. Era l'11 agosto dello scorso anno, il giorno più terribile della vita di Jasmine Shortland, di 22 anni. La donna lo ha voluto riportare alla memoria con l'obiettivo di mettere in guardia gli altri genitori come lei sul non sottovalutare nemmeno le malattie apparentemente più banali.

L'ultima frase detta alla mamma

Bryan era ospite dalla nonna per un paio di giorni con il fratello Austin, che ha quasi 2 anni. I fratelli stavano con la nonna per evitare che il piccolo, affetto dalla tipica malattia infantile, potesse infettare la sorella neonata di soli 4 mesi. Prima di andare a casa della nonna, la madre ha raccontato al Daily Mail che il figlioletto le disse: “Non mi sento molto bene mamma”. Jasmine gli ha risposto: “Lo so, ci vedremo presto quando stai meglio”. Davvero straziante il ricordo dell’ultima telefonata della 22enne col bimbo prima di andare a letto: “Buonanotte mamma, ti voglio bene”. Quelle sono state le ultime parole che Jasmine ha udito dal figlio poi scomparso poche ore dopo.

La morte di Bryan

Il giorno dopo è accaduto l’irreparabile: “Verso le 8 e 15 siamo stati svegliati dal campanello della porta d’ingresso. Era il mio patrigno David che piangendo diceva ‘Bryan è morto’. Mi sono accasciata sul pavimento urlando e piangendo” ha ricordato Jasmine. La donna ha raccontato che verso le 3 del mattino il bimbo si era svegliato e aveva chiesto alla nonna di bere il succo prima di tornare a letto. La nonna ha detto che il piccolo era tornato poi tranquillamente sotto le coperte. La mattina dopo, il suo fratellino Austin si è svegliato per primo. Insospettita l’anziana è andata a controllare Bryan, solitamente mattiniero. La donna si è resa subito conto che c’era qualcosa che non andava. Ha provato a praticare la respirazione bocca-a-bocca al nipotino, ma la sua mascella era serrata. Un paramedico è arrivato pochi minuti dopo ma il suo cuore aveva smesso di battere. Inutile il ricovero all’ospedale di Yeovil.

Le cause del decesso del bimbo

Inizialmente si era pensato che il piccolo fosse stato ucciso dalla sindrome infantile da morte improvvisa, ma nel febbraio di quest'anno si è scoperto che Bryan aveva contratto un'infezione da streptococco, una complicazione della varicella molto rara, causata probabilmente da un suo graffio fatto nel tentativo di lenire il prurito delle bolle tipiche della patologia infantile. Incolmabile il dolore della madre: "Non capisco come un bimbo così piccolo possa contrarre una malattia tanto rara – ha commentato – aveva la varicella e ogni sintomo dell'infezione l'ho ricollegato alla malattia, non mi sono accorta di nulla".

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