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Val di Susa: 3 attivisti arrestati e 17 fermati e rilasciati. C’era anche Nicoletta Dosio

Il Movimento da giorni organizza presidi lungo l’autostrada A-32 nel tentativo di fermare i camion che trasportano pezzi della “talpa”, la macchina che deve scavare il tunnel di Chiomonte.
A cura di Davide Falcioni
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Continua la tensione in Val di Susa. Nella giornata di ieri sono proseguiti i presidi di attivisti del Movimento No Tav, che hanno più volte fermato il traffico automobilistico sull'autostrada A32, all'altezza dello svincolo di Chianocco. L'obiettivo del Movimento era quello di intercettare i camion contenenti pezzi della "talpa", la macchina che deve essere allestita al cantiere della Maddalena per la realizzazione di un tunnel geognostico: non si tratta della galleria sulla quale, a lavori finiti, dovranno transitare i treni, bensì di un foro laterale. Il tunnel del Tav, infatti, non è ancora stato iniziato e comunque non partirebbe da Chiomonte, bensì da Susa, distante non pochi chilometri. Da giorni sono è iniziata una nuova fase dei lavori e, di conseguenza, anche dell'opposizione a questi: per essere maggiormenete efficaci i No Tav si sono spostati con il consueto cantiere da Venaus a Chiomonte, e da giorni controllano ogni movimento ritenuto "sospetto" in autostrada.

Ieri questa fase ha trovato il suo apice: decine di persone sono riuscite a fermare un mezzo destinato al Cantiere. La reazione della polizia non si è fatta attendere ed è stata veemente. Dopo aver effettuato diverse cariche sono stati fermati 20 attivisti, successivamente caricati sui cellulari della polizia e trasportati in questura. Tra i fermati c'è anche Nicoletta Dosio, una delle leader del Movimento No Tav, oltre a diversi anziani. Dopo essere stati identificati, sono stati liberati mentre tre di loro – un ragazzo di Milano, uno di Bologna e uno di Treviso – sono stati tratti in arresto. Uno degli avvocati No Tav ha detto che l'accusa, nei loro confronti, dovrebbe essere quella di danneggiamenti e violenza aggravata.

La reazione ai numerosi fermi e agli arresti è stata come sempre pronta. Nella prima serata infatti, come di consueto, il Movimento No Tav ha indetto un'assemblea pubblica alla quale hanno partecipato oltre 500 persone. Il consesso ha deciso di proseguire immediatamente con i presidi e i blocchi dell'autostrada, che in effetti sono ripresi intorno alle 22 e 30, per poi venire rimossi intorno alle 23 e 50. Nella notte, poi, lentamente sono stati liberati i cittadini fermati. Sono tutti stati denunciati, nei confronti di alcuni sono scattati i fogli di via, mentre tre attivisti sono tuttora in stato di arresto. Nicoletta Dosio, appena liberata, ha raccontato: "Hanno caricato nei cellulari anche alcuni anziani della Val di Susa. Evidentemente hanno sbagliato e non sono riusciti a dimostrare il loro teorema, secondo cui ci sarebbero valsusini buoni e un po' ‘gnocchi' e giovani violente provenienti da fuori. Ebbene, ribadiamo ancora una volta che il Movimento No Tav è uno soltanto e che non accettiamo divisioni in giovani e anziani, buoni e cattivi".

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