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Vaccini, trovate nelle scuole 55 autocertificazioni false

I Nas hanno analizzato a campione le scuole materne e gli asili nido d’Italia per controllare che le certificazioni e le autocertificazioni vaccinali fossero tutte in regola. Tra le 1.493 scuole poste a controllo, sono emerse 55 autocertificazioni falsificate. Ora i genitori dovranno rispondere di falso ideologico.
A cura di Chiara Caraboni
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Sono stati controllati in tutto 55.700 i documenti relativi alle vaccinazioni , suddivisi in 1.493 istituti di tutta Italia. Il compito dei Nas nelle giornate tra il 4 e il 14 settembre è stato quello di verificare le autocertificazioni e le certificazioni vaccinali nelle scuole. Sono stati coinvolti a campione, in particolare, gli istituti scolastici ed educativi, selezionati tra asili nido, scuole dell'infanzia, scuole primarie e istituti comprensivi di tutte le province. Tra tutti i documenti analizzati, 55 autocertificazioni sono risultate falsificate dai genitori; gli autori  sono stati denunciati alle Procure della Repubblica locali, e dovranno rispondere al reato di falso ideologico commesso da privato in atto pubblico. Per queste autocertificazioni, infatti, non è stato trovato riscontro nell'archivio documentale delle ASL o analoghe autorità sanitarie locali quali, per esempio, le ASSL o ATS.

Il lavoro svolto dai carabinieri era "finalizzato al riscontro, a campione, della veridicità delle certificazioni e autocertificazioni di regolare adempimento degli obblighi vaccinali dei minori presentate dai genitori presso le segreterie degli istituti scolastici con i dati in possesso delle competenti ASL", si spiega nel sito del Ministero della Salute. A livello geografico, le false certificazioni sono state trovate principalmente in Campania, dove su un totale di 282 autocertificazioni e 507 certificazioni in 40 scuole, 15 sono risultate falsificate. Il secondo posto invece va alla Basilicata con 12 autocertificazioni contraffatte tra 29 scuole e su un totale di 943 autocertificazioni e 758 certificazioni ufficiali. Seguono poi il Veneto e la Sardegna poi con 7 a testa rispettivamente in 84 scuole (1.191 autocertificazioni e 3.480 certificazioni) e 69 scuole (951 autocertificazioni, 2.312 certificazioni). Le ultime regioni in cui sono state trovate delle irregolarità sono la Puglia con 4, la Toscana e la Sicilia con 3 a testa, la Lombardia con 2, il Friuli Venezia Giulia con 1.

Cosa prevede la normativa sui vaccini

Al momento la copertura vaccinale dei minori è ancora imposta ai sensi della legge 119/2017, legge Lorenzin, e più precisamente sono 10 i vaccini rimasti obbligatori per poter accedere alle scuole materne e agli asili nido. Dopo le tante polemiche sollevate durante l'estate, è rimasta in vigore la legge Lorenzin anche per l'anno scolastico 2018/2019, mantenendo quindi la possibilità di presentare un'autocertificazione per dimostrare le vaccinazioni effettuate o l'appuntamento fissato per effettuarle. In ogni caso, dovranno essere esibite entro il 10 marzo. Con un emendamento nel decreto Milleproroghe, come ha spiegato il ministro della Salute Giulia Grillo, si rinvia di un anno il divieto di ingresso negli asili nido e nelle scuole materne per tutti i bambini non in regola con le vaccinazioni, anche se non sono stati fatti passi indietro sull'obbligo vaccinale. Questa scelta, però, non tutela i circa 10mila bambini ‘immudepressi', che così restano più esposti al rischio di contrarre malattie.

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