215 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Vaccini obbligatori, rimane in vigore la legge Lorenzin. I presidi: “Impedire l’ingresso a scuola ai bambini non vaccinati”

Rimane in vigore la legge Lorenzin, dunque i bambini che a breve cominceranno l’anno scolastico dovranno essere obbligatoriamente vaccinati, pena l’esclusione (fino ai 6 anni d’età) o una multa da 100 a 500 euro (per quelli compresi tra i 6 e 16 anni). Nel mentre, all’interno del decreto Milleproroghe è contenuto un emendamento che se approvato potrebbe far slittare l’obbligo di un anno.
A cura di Charlotte Matteini
215 CONDIVISIONI
Immagine

I bambini che si apprestano ad cominciare o ricominciare l'anno scolastico in questo mese di settembre dovranno essere vaccinati. Nonostante nel decreto Milleproroghe figuri un emendamento Lega-M5S che dispone il rinvio di un anno dell'obbligo vaccinale, al momento è ancora in vigore la Legge Lorenzin e i presidi, per voce dell'associazione nazionale, hanno dichiarato che si atterranno alle disposizioni di legge e richiesto il ritiro dell'emendamento della discordia. Il testo del decreto Milleproroghe andrà in aula intorno al 10 settembre e solo allora si capirà l'evoluzione della situazione per i prossimi mesi.

Attualmente, dunque, sono richiesti 10 vaccini obbligatori per l'iscrizione ad asili e materne di bambini fino ai 6 anni, pena l'esclusione da scuola, mentre per quelli che vanno dai 6 ai 16 anni sono sempre obbligatori gli stessi 10 vaccini ma ai genitori inadempienti viene solamente comminata una multa da 100 fino a 500 euro (mentre la frequenza scolastica rimane invece obbligatoria). In una circolare diffusa dai ministri Grillo e Bussetti lo scorso 5 luglio, si annunciava la possibilità per gli istituti scolastici di accettare un’autocertificazione delle avvenute vaccinazioni, in deroga alla legge vigente, ma la disposizione è stata pesantemente contestata da medici, pediatri, insegnanti e presidi.

"Secondo la legge Lorenzin i bimbi per poter accedere a nidi e scuole dell’infanzia devono portare la certificazione dei vaccini fatti, secondo la circolare ministeriale è sufficiente l’autocertificazione. Questo crea una situazione di grande confusione all’avvio dell’anno scolastico. I dirigenti scolastici rischiano denunce sia se il bambino viene ammesso a scuola solo con l’autocertificazione sia se non viene ammesso. Servono indicazioni più chiare e precise, altrimenti la confusione è inevitabile e a farne le spese sono presidi e famiglie", ha spiegato allarmato Mario Rusconi presidente dell’Associazione nazionale presidi del Lazio.

"Consideriamo non giustificabile il rinvio dell’obbligo di presentare la certificazione della vaccinazione per l’iscrizione all’anno scolastico 2018-2019″, ha dichiarato Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale medici chirurghi e odontoiatri (Fnomceo) davanti alle Commissioni riunite Affari Costituzionali e Bilancio della Camera in relazione all’articolo 6 del Milleproroghe che, se approvato in via definitiva, dilazionerebbe di un anno l’applicazione della legge sull’obbligo vaccinale. "La sospensione dell’obbligo vaccinale potrebbe essere una decisione avventata e sconveniente: vorrebbe dire bloccare una legge che sta dando frutti. Non è il caso di fare un decreto di emergenza sul tema vaccini. Miglioramenti della legge si possono fare, ma con calma e cautela, senza creare sconcerto e confusione soprattutto nei genitori che passerebbero così nel giro di pochi mesi dall’obbligo alla sospensione. Tenendo conto che a oggi ci sono 10mila bambini immunodepressi che frequentano la scuola, qualsiasi provvedimento va studiato bene e non può essere affrontato con decretazione d’urgenza con l’anno scolastico già in corso. Basti pensare all’organizzazione di classi, mense, spazi comuni come il cortile dove tutti i bambini si incontrano e stanno a stretto contatto. Difficile pensare che la legge possa cambiare nel tempo e nello spazio, cioè a seconda dell’anno e delle regioni. Ricordiamoci che i germi non conoscono frontiere", ha spiegato Gianni Rezza, dirigente di ricerca dell’Istituto Superiore di sanità, sempre durante le audizioni per il Milleproroghe.

215 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views