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Va in bagno a scuola, bimbo di 5 anni cade nella latrina e annega

Per la tragica fine del piccolo bimbo sudafricano chiamati in giudizio la scuola e il Ministero dell’istruzione per negligenza in quanto i fatiscenti bagni nono erano sicuri.
A cura di A. P.
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Era a scuola e stava seguendo le lezioni di una prima classe quando ha chiesto di andare in bagno ottenendo il permesso dell'insegnante, quando nessuno lo ha visto tornare dopo diversi minuti, però, è scattato l'allarme. Sono andati subito  a cercarlo nei bagni ma  purtroppo davanti a loro si è presentata una macabra scena: il piccolo di 5 anni era caduto ed era annegato nella latrina. Così è morto drammaticamente il piccolo Michael Komape, un bambino Sudafricano che frequentava la scuola primaria di Mahlodumela, nella provincia settentrionale di Limpopo. Il tragico incidente, avvenuto nel gennaio 2014, è stato ricostruito ora nel corso del processo a carico del ministero dell'istruzione della regione e degli addetti del scuola che devono rispondere di negligenza

Straziante il racconto della madre del piccolo, la signora Rosina Komape, avvertita poco dopo il tragico evento. Quando la signora si è presentata sul posto infatti, nessuno aveva tirato fuori il piccolo dalla latrina e lei ha visto al sua mano e il braccio spuntare dal buco in una scena che non dimenticherà mai più per il resto della sua vita. Lei e il marito James hanno deciso di citare in giudizio il ministro dell'istruzione che però dal suo canto nega ogni responsabilità dell'accaduto. La scuola e il Ministro infatti sostengono che i bagni erano sicuri al momento della costruzione e che sono stati danneggiati e vandalizzati in seguito dagli stessi studenti.

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