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Utrecht, nell’auto del killer trovato un biglietto con la scritta “Allah”: è terrorismo?

In Olanda è giallo sul movente della strage nel tram messa a segno da Goekmen Tanis, 37enne di origine turca, nella giornata di ieri, lunedì 18 marzo, a Utrecht, provocando la morte di 3 persone e il ferimento di altre 5. Secondo la polizia non si può ancora escludere la pista terroristica. Arrestate anche altre due persone considerate sospette.
A cura di Ida Artiaco
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Secondo la polizia olandese non è ancora possibile escludere la pista del terrorismo come movente della strage di Utrecht, verificatasi nella giornata di ieri, lunedì 18 marzo, quando un uomo ha cominciato a sparare all'impazzata su un tram nella zona di piazza 24 Ottobre, uccidendo 3 persone e ferendone altre 5. Non ci sarebbero, dunque, motivi personali dietro l'attacco messo a segno da Goekmen Tanis, 37enne di origine turca, come era trapelato subito dopo il suo arresto. Alla base del cambio di rotta degli inquirenti ci sarebbe il ritrovamento di una lettera, scritta in arabo, nell'auto dell'aggressore, ma il cui contenuto è ancora da verificare, e il fatto che non ci siano "legami diretti" tra il sospetto principale della sparatoria e le sue vittime.

Chi è Goekmen Tanis, il killer di Utrecht 

Dopo aver esploso vari colpi di pistola su un tram nella zona periferica di piazza 24 Ottobre a Utrecht, il killer è riuscito è fuggire a bordo di una Clio Rossa. Gli agenti della polizia locale hanno dato il via ad una vera e propria caccia all'uomo, durata per ore, con il livello di allerta al massimo, fino a quando non sono riusciti a fermarlo e ad arrestarlo nello stesso quartiere di Kanaleneiland, a una quindicina di minuti di auto dalla piazza dell’attentato.

L'uomo in questione si chiama Goekmen Tanis, 37enne di origine turca e già noto alle forze dell'ordine, non solo per precedenti di rapina e tentato omicidio ma anche per presunti legami con l'Isis. Il quotidiano Algemeen Dagblad lo descrive come "instabile, cocainomane, spacciatore" e cita anche le parole di una donna che due settimane fa lo ha accusato in tribunale di stupro: "È uno psicopatico, non un terrorista", avrebbe detto. Per questo, all'inizio si è pensato che la pista "personale" potesse essere quella più veritiera. Ma poi qualcosa è cambiato, complice la testimonianza di una donna che ha segnalato l'auto dell'attentatore alla polizia: all'interno avrebbe notato un biglietto in lingua straniera "con la parola Allah scritta a caratteri cubitali", ma la sua versione è ancora tutta da verificare. Intanto, oltre a lui, la polizia ha fermato anche altre due persone, di 23 e 27 anni. "In relazione ai tre sospetti fermati dopo la sparatoria a 24 Oktoberplein, a Utrecht, le tre persone sono ancora agli arresti e restano considerate sospette", si legge sull'account Twitter della polizia. Uno di loro risulterebbe vicino a movimenti estremisti islamici e sarebbe un fratello di Tanis.

Chi sono le vittime di Utrecht

Intanto, è stata resa nota anche l'identità delle vittime di Utrecht. Si tratta di  Roos Verschuur, 19 anni e cameriera al Kwalitaria Delifrance, una paninoteca non lontana dal ruolo dell’assalto, RinkeTerpstra, allenatore 49enne della squadra di Desto e padre di due bambini che frequentano la vicina scuola, Christelijk Gymnasium Utrecht, e un terzo uomo di 28 anni. Ma a quanto pare nessuna delle tre vittime aveva rapporti personali con l’attentatore. Inizialmente si pensava che l'obiettivo di Goekmen Tanis fosse proprio la ragazza e poi coloro che hanno cercato di difenderla, ma con i passare delle ore questa ipotesi sembra sempre meno plausibile.

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