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Usava per sé beni e denaro della Protezione civile: arrestato Funzionario Comune Livorno

Riccardo Stefanini, 47enne, era già stato condannato per peculato ma continuava a restare ai vertici dell’ente. Secondo gli inquirenti avrebbe usato tra l’altro la carta carburante del Comune per comprarsi la benzina. Gli è stato applicato dalla polizia il braccialetto elettronico.
A cura di Biagio Chiariello
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Peculato continuato aggravato. Questa l’accusa che ha portato un funzionario della protezione civile del comune di Livorno, Riccardo Stefanini, agli arresti domiciliari, con braccialetto elettronico. Sarebbero 47 i casi che gli vengono contestati: si va dall'uso dell'auto del Comune per fini privati, ai rifornimenti di benzina con taniche da 20 litri che poi si portava a casa per usarla sui suoi mezzi di trasporto. Avrebbe inoltre sottratto oggetti donati da enti o cittadini per solidarietà. Come si legge sul Tirreno, l’ultimo caso – secondo quanto riferisce la questura – risalirebbe a poche ore prima dell'intervento della polizia: martedì 29 maggio Stefanini, al momento di rifornire di gasolio la vettura di proprietà municipale ha "per l’ennesima volta" versato altro gasolio in una propria tanica che, come spesso ha fatto durante le indagini, avrebbe poi portato a casa per il successivo rifornimento dei propri veicoli personali a spese del Comune.

Le indagini erano partite nel settembre 2017, qualche giorno prima dell’alluvione in cui rimasero uccise 8 persone, e sono proseguite nei tempi successivi: gli inquirenti hanno valutato l’operato della protezione civile e sono stati trovati elementi e prove “inoppugnabili” per l’arresto del capo della Protezione Civile. Gli investigatori ritengono di aver raccolto "elementi probatori rilevanti circa il reato di peculato continuato, aggravato dalla recidiva specifica (essendo stato già condannato in primo grado per lo stesso reato per fatti avvenuti nel 2009)". Tutto questo – viene sottolineato –  ha fatto propendere il procuratore capo per la richiesta degli arresti domiciliari, misura restrittiva accolta dal gip Del Forno e considerata "necessaria per evitare l’inquinamento delle ulteriori prove che gli inquirenti stanno tuttora raccogliendo". Stefanini era già stato condannato per reati simili nel 2009, ma aveva comunque sempre continuato a lavorare ai vertici della protezione civile del comune di Livorno.

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