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USA: trans si suicida a 22 anni, i genitori rifiutano di organizzare il suo funerale

Daine Grey, 22 anni, si è tolto la vita il 2 luglio scorso dopo aver fatto outing ed essere stato rifiutato per questo dai suoi familiari.
A cura di D. F.
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Si chiamava Daine Grey, aveva appena 22 anni ed era uno studente trans del City College di San Francisco: era soprattutto un ragazzo che soffriva molto, visto che le sue scelte sessuali erano state osteggiate con forza dalla famiglia. Per questi il 2 luglio scorso Daine si è tolto la vita, non sopportando più le umiliazioni dei suoi parenti più stretti. Il medico legale che ha constatato il decesso del ragazzo ha provato a contattare i suoi genitori, affinché organizzassero il funerale. Loro tuttavia non ne hanno voluto sapere, si sono rifiutati di riconoscere il corpo e persino di organizzare le esequie per il figlio. Per questo è partita, per Daine, una raccolta fondi in rete.

Il 22enne aveva fatto coming out lo scorso settembre; da quel momento i suoi genitori si erano rifiutati di avere rapporti con lui. E così, quando si è suicidato, non ne hanno voluto sapere assolutamente nulla. La salma di Daine Grey rischiava di rimanere senza sepoltura. Così, un’assistente di laboratorio della scuola ha iniziato una raccolta fondi: "Abbiamo bisogno di aiuto per dare dignità all’addio a Daine" si legge sulla pagina di GoFoundMe. Per il momento sono stati raccolti oltre 13mila dollari, e l'obbiettivo finale è di arrivare a 17mila. In un post con cui, a settembre scorso, Daine annunciava di essere omosessuale e trans, scriveva: "Sono un transgender, questo significa che mi identifico in un genere diverso da quello con cui sono nato. Spero che questo non mi faccia perdere troppi amici, o la mia famiglia". Purtroppo non è andata così, almeno per quanto riguarda la famiglia.

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