Usa, scandalo nel carcere minorile: “Ragazzi usati come schiavi del sesso dalle agenti”
Spogliato, toccato e costretto a compire atti sessuali a più riprese come una sorta di schiavo del sesso per appagare le voglie di un'agente di custodia del carcere minorile dove lui era rinchiuso. È la denuncia di un giovane adolescente statunitense ora 18enne, Franklin Maldonado, nei confronti di una 40enne agente dello Horizon Juvenile Center del Bronx , a New York. All'epoca dei fatti il ragazzino aveva 15anni e per oltre un anno, secondo il suo racconto, avrebbe ricevuto le attenzioni sessuali della donna, in alcune occasioni anche davanti agli altri membri del personale di guardia.
Secondo Maldonado gli atti sessuali completi avvenivano sia nella sua cella sia nell'ufficio della donna ma toccatine e altri gesti come baciarsi e accarezzare erano frequenti e avvenivano un po' ovunque nel centro minorile. La donna lo avrebbe minacciato dicendo: "Se dici qualcosa, ti darò un sacco di guai, ma se non dici niente, mi prenderò cura di te". In cambio dei rapporti sessuali infatti all'adolescente sarebbe stati accordati privilegi speciali, come ad esempio l'uso del suo cellulare .
Il ragazzo ha riferito che anche le altre colleghe della donna sapevano della cosa e lo sbeffeggiavano e che lui era a conoscenza di altri casi come il suo ad opera di altre agenti di custodia. Per questo ha trascinato in tribunale anche loro chiedendo complessivamente sei milioni di dollari come risarcimento danni.