USA: nuotatrice muore dopo aver contratto virus in piscina. I medici: “Colpa del tampone”
Morta di setticemia a soli 13 anni: è successo a Jemma-Louise Roberts, un'appassionata nuotatrice statunitense che ha contratto la malattia mentre si allenava in piscina. A quanto pare la giovane si sarebbe allenata durante i giorni delle mestruazioni e malgrado il tampone vaginale dei batteri sarebbero stati rilasciati in acqua. Qualche giorno dopo, mentre era in vacanza con la sua famiglia, Jemma ha iniziato ad accusare malori: prima un forte mal di stomaco, poi nausea e dissenteria, poi svenimenti. Portata in ospedale, i medici le hanno diagnosticato un banale virus intestinale.
Le sue condizioni tuttavia sono peggiorate drammaticamente. Una nuova diagnosi medica molto più approfondita ha verificato che la ragazza era affetta da sindrome da shock tossico causata da un batterio collegato all'utilizzo dei tamponi. La giovane atleta è stata ricoverata ma, nonostante le intense cure mediche, non è riuscita a salvarsi ed è morta di emorragia cerebrale. Aveva solo 13 anni e non sapeva dei rischi che correva indossando un tampone.