USA. Condanna a solo 6 mesi uno studente per uno stupro: storica rimozione di un giudice
Quella sua sentenza aveva provocato un vero e proprio terremoto negli Stati Uniti: sei mesi di carcere ad un atleta dell'università di Stanford, in California, colto sul fatto da due altri studenti mentre stuprava una ragazza svenuta dopo una festa. Ed ora Aaron Persky, è stato cacciato dal suo incarico di giudice a Santa Clara con un referendum approvato a seguito di una raccolta di firme. A votare per la destituzione di Persky sono stati ben il 59% degli elettori. E così il 59enne è diventato ufficialmente il primo giudice ad essere cacciato dal suo incarico con una “recall campaign” dal 1977. In California, invece, una cosa del genere non succedeva da 80 anni.
I fatti risalgono al 2015: dopo una festa Brock Allen Turner, 20 anni, rampollo di una ricca famiglia e campione di nuoto, veniva fermato da altri studenti mentre violentava una ragazza ubriaca e in evidente stato di incoscienza. Il giovane rischiava sino a 14 anni di reclusione, l'accusa ne aveva chiesti sei. La sentenza a soli sei mesi (più tre anni in prova) aveva quindi suscitato scalpore. Avevano fatto molto discutere le dichiarazioni del padre dell’imputato, che per difendere il figlio aveva assoldato importanti avvocati: “La prigione è un prezzo troppo alto per un atto durato appena 20 minuti”. Dichiarazioni che evidentemente avevano convinto il giudice Persky, anche lui ex alunno di Stanford: “solo” sei mesi di carcere, condanna comminata nel giugno del 2016. Il magistrato aveva motivato la sua decisione con la giovane età del reo confesso (20 anni), con il fatto che era incensurato e che entrambi erano sotto l'effetto dell'alcol.
L'opinione pubblica aveva insinuato un presunto miglior trattamento giudiziario nei confronti dei bianchi benestanti, come Turner. A quel punto gli abitanti della contea di Santa Clara, in California, si erano mobilitati con la petizione: e le firme necessarie (il 20% dell'elettorato in 160 giorni) per mettere al voto la rimozione del giudice erano state raccolte in un batter d’occhio. A firmare per il referendum (chiamato appunto “recall campaign”) sono state più di trentamila persone. A votare per la rimozione del giudice Persky molte di più.