Uomo di 45 anni: “Una casa di riposo ha rapito mia moglie di 88 anni”
"Aiuto, una casa di cura ha rapito mia moglie". E' il grido di dolore, la richiesta di aiuto avanzata da un uomo di origina africana di 45 anni che, tornando a Bristol dopo un viaggio in Gambia, ha scoperto che la moglie Beryl, di 88 anni, non era più nella casa dove l'aveva lasciata qualche giorno prima, ma era stata trasferita in una casa di riposo. Ousman Jatta, l'uomo di colore, ha sposato l'anzianissima donna nel 2006, quando lei si ammalò. Da allora il 45enne ha fatto da badante alla vecchia moglie, ma dovendosi recare in Africa per un viaggio di tre settimane ha pensato bene di "appoggiare" la donna in una casa di cura, perché qualcuno nel frattempo se ne prendesse cura.
Quando è tornato dal Gambia si è recato nella struttura per riprendersi la moglie ma gli operatori dei servizi sociali hanno subito stabilito che la donna sarebbe rimasta lì. A quel punto al marito non è restato che minacciare lo sciopero della fame: "Gli operatori della casa di riposo hanno commesso un grave errore. Non toccherò più cibo finché non riavrò mia moglie".