Università: in Italia si diventa docenti ordinari a quasi 60 anni
Sapete a che età si diventa professori ordinari di un'università in Italia? A 59,4 anni, ovvero quando nel settore privato le aziende avviano le procedure di pre-pensionamento dei manager. Il dato – come se non bastasse – è di gran lunga peggiore rispetto a 30 anni fa: nel 1983, infatti, si conquistava lo status di docente ordinario a 52,6 anni, ben 7,8 prima di oggi. Il risultato? Gli insegnanti lavorano per decenni demotivati e si vedono riconoscere il loro ruolo solo quando ormai sono stanchi e – molto spesso – assai "spompati". D'altro canto forse non potrebbe essere altrimenti: costretti a una vita di precariato, devono comunque gestire ben 90-100 studenti a testa.
Le cose non vanno meglio per i professori associati, che diventano tali solo a 53,4 anni. Nel 1983 accadeva a 44,3 anni. Di fatto in 30 anni sono invecchiati di 10 anni. E in questo quadro non brilla la situazione dei ricercatori: in assoluto forse la categoria più bistrattata. Se nel 1983 diventavano tali a 35,9 anni, oggi non accade prima dei 45,9. Anche in questo caso l'invecchiamento è di 10 anni: "L'età dei ricercatori è destinata a crescere per effetto della messa a esaurimento", spiega il professor Rossi, autore del dossier "Il personale docente: stato giuridico, reclutamento, evoluzione", edito dal Mulino. I ricercatori universitari trent'anni fa erano 11.988, hanno toccato l'apice nel 2008 (25.581, più del doppio) e conosciuto una lenta contrazione nelle ultime cinque stagioni: oggi sono poco più di 24mila.