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Università di Urbino: arriva il libretto per gli studenti in attesa di cambiare sesso

Il libretto si è reso necessario per tutelare la privacy degli studenti in attesa di cambiare sesso.
A cura di D. F.
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Lei si chiama Laura Chiarantini, è una docente dell'Università di Urbino, delegata rettorale alle pari opportunità ed è riuscita a far approvare in ateneo il "doppio libretto" per gli studenti in attesa di cambiare sesso: "Immaginate cosa può voler dire, per uno studente o una studentessa che sta cambiando sesso, dover giustificare prima di ogni esame un aspetto esteriore che non è correlato al dato anagrafico". Il libretto si è reso necessario per tutelare la privacy degli studenti. Prima di un esame non sarà più necessario la differenza tra il proprio aspetto esteriore e i dati riportati sul documento. Un problema che finora creava non poco imbarazzo non solo in occasione degli esami, ma anche per poter usufruire del servizio mensa, della biblioteca e della borsa di studio.

Grazie al doppio libretto gli studenti potranno condurre una vita universitaria più serena. L'Alias potrà essere utilizzato per svariate attività quotidiane, mentre tutta la documentazione amministrativa resterà immutata fino alla definitiva sentenza del tribunale. Laura Chiarantini spiega: "Non voglio parlare di quanti casi abbiamo avuto – puntualizza Chiarantini – fossero uno, dieci o nessuno per noi non ci sarebbe nessuna differenza. La priorità dell'Ateneo, sensibile su questi temi, è contribuire al rispetto della privacy per gli studenti. La legge italiana per la riattribuzione di genere è del 1982: assolutamente superata. Ad esempio non permette a un soggetto di cambiare lo stato anagrafico finché non è stato completato l'iter del cambio di sesso. Sollevare queste persone dalla burocrazia era doveroso da parte nostra".

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