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Unicef: “In Italia l’11% di Neet, ragazzi che non studiano e non lavorano”

Secondo una ricerca dell’Unicef il nostro paese può contare, nella fascia di età compresa tra i 15 e i 19 anni, sull’11% di Neet a fronte di una media internazionale del 7,1%. Percentuali che all’estero sono spesso decisamente più basse: in Giappone sono il 2%, nel Lussemburgo il 2,4%, in Germania il 2,9.
A cura di Davide Falcioni
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Non lavorano, non studiano e non seguono nessun programma di formazione professionale. Sono i Neet, acronimo di not engaged in education, employment or training e l'Italia è tra i paesi sviluppati con il più alto tasso. Secondo l'Unicef il nostro paese può contare, nella fascia di età compresa tra i 15 e i 19 anni, sull'11% di Neet a fronte di una media internazionale del 7,1%. Percentuali che all'estero sono spesso decisamente più basse: in Giappone sono il 2%, nel Lussemburgo il 2,4%, in Germania il 2,9. Fra i paesi che stanno peggio dell'Italia, la Spagna con il 12,1%, la Croazia con il 12,5  e il Cile con il 12,7%.

Il dossier dell'Unicef prende in esame bambini e adolescenti di 41 Stati dell'Ue e dell'area Ocse: l'Italia si piazza al 24esimo posto in classifica generale per nove obiettivi di sviluppo sostenibile. Ricopre una posizione di vertice in "Pace, giustizia e istituzioni efficaci" (2/o posto), mentre ottiene il suo risultato peggiore nell'obiettivo "Eliminazione della povertà" (31/o posto). Nel nostro paese in particolare il 25,1% dei bambini vive in povertà reddituale relativa e il 51% in povertà multidimensionale. Il Belpaese registra il quinto tasso di omicidio infantile più basso della tabella (0,19 su 100.000) mentre il dato sul bullismo cronico auto-segnalato è il terzo più basso. Il tasso di suicidio tra gli adolescenti (15-19 anni) è di 1,9 su 100.000, il secondo più basso del ranking.

Per quanto concerne l'obiettivo salute l'Italia si colloca al 18esimo posto in classifica: il tasso di mortalità neonatale è di 2 bambini su 1.000 (il 10/o più basso in questo gruppo di paesi). Il paese vanta anche il quarto tasso di ubriachezza più basso tra i bambini di età compresa tra 11 e 15 anni, pari al 4,4%. Riguardo l'istruzione, il dossier Unicef spiega che l'Italia si piazza al 19esimo posto, con il 66,6% dei 15enni che ha raggiunto competenze di base per lettura, matematica e scienze e il 98% dei bambini che frequenta corsi di apprendimento di un anno prima dell'inizio della scuola obbligatoria.

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