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Ungheria, la storia di Csanad Szegedi: il neonazista ebreo (pentito)

Un deputato del partito estremista ungherese, Jobbik, ha scoperto di essere di origini ebraiche: sua nonna è morta ad Auschwitz . Proprio lui, virulento antisemita. Si è dimesso e ha chiesto scusa: “Parlavo di Rom ed eberi, istigando all’odio anche contro i bimbi di quei gruppi. Ma io sono ebreo”.
A cura di Biagio Chiariello
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Affermano di essere contro i militanti dello Jobbik, il partito neofascista xenofobo e nazionalista ungherese. Di essere contro gli USA, l'UE (lo fece dagli stessi scranni del Parlamento europeo), la Slovacchia, i liberali e gli zingari, i comunisti e, ovviamente, gli ebrei. Tra loro c'è – o meglio c'era – Csanád Szegedi, numero due del partito neonazista. Noto per i suoi commenti antisemiti, in cui accusava gli ebrei di "comprarsi il paese", occupare le posizioni politiche più importanti e profanare i simboli nazionali ungheresi. Lo scorso anno, però, Szegedi ha avuto una brutta sorpresa. Ha infatti scoperto di avere sangue ebraico nelle vene: “Ho scoperto da poco tempo di aver avuto parenti di origine ebraica. E’ una notizia importante, di fronte alla quale ammetto di essere piuttosto sconvolto, e mi ci vorrà parecchio tempo per mandarla giù”, aveva detto, sconcertato, al quotidiano Barikad, vicino al suo partito. Secondo alcune indagini infatti, la nonna del deputato, Mgoldna Klein, era un’ebrea sopravvissuta dell’Olocausto."

"Penso che ciò che conti non sia la razza ungherese , ma il comportamento da ungherese. Essere ungherese per me è una responsabilità verso la patria, e non ha nulla a che fare con la supremazia razziale”, aveva tentato di arrampicarsi sugli specchi Szegedi. Ma poi è andato in tv a confessare il suo dolore per le sorti degli ebrei:: "Io sono stato una persona che procurava dolore agli altri, e peggio ancora quando parlavo di Rom o di ebrei istigavo all'odio anche contro i bimbi di quei gruppi". E a distanza di un anno, si è pentito: ha abbandonato ogni incarico dirigente ed è uscito da Jobbik. "Io sono stato una persona che procurava dolore agli altri, e peggio ancora quando parlavo di Rom o di ebrei istigavo all'odio anche contro i bimbi di quei gruppi", ha dichiarato in televisione. "Non è questione di quello che voglio essere, l'albero genealogico lo dice chiaramente, io sono ebreo". Un brutto colpo per il partito neonazista, terza forza politica ungherese, che adesso dovrà pensare bene a come trattare il caso per limitare i "danni d'immagine".

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