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Un italiano su due rinuncerà alle vacanze per colpa della crisi

La crisi inciderà molto anche quest’anno sulle vacanze degli italiani: secondo uno studio di Ipsos-Europassistance solo il 53% partirà nei mesi estivi tra giugno e settembre. Gli inglesi, invece, partiranno più del solito.
A cura di Susanna Picone
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Tanti italiani così come tanti europei quest’anno saranno costretti a rinunciare a mare e monti. In tanti, per colpa della crisi e dell’austerity, non andranno in vacanza nei mesi estivi. Secondo uno studio di Ipsos-Europassistance, infatti, solo il 54% degli europei partirà nei mesi tra giugno e settembre. Italiani e spagnoli sono quelli che tenderanno di più a restare a casa: dei primi lasceranno le proprie città solo il 53% (in netto calo rispetto a 2011 e 2012), dei secondi più della metà resterà invece a casa (il 57%). Lo studio rivela però che ci sono anche coloro che non intendono rinunciare al meritato riposo estivo fuori città nonostante il peso della crisi: sono, ad esempio, i cittadini francesi. Il 70% di loro partirà per una vacanza questa estate.

Coste italiane e francesi mete più gettonate – E c’è anche chi partirà in numero maggiore rispetto agli ultimi anni, gli inglesi: il 56%, e cioè 5 punti in più rispetto al 2012, andrà in vacanza in estate. Ipsos-Europassistance mostra anche quali sono le mete preferite dagli europei e quali sono i fattori che influenzano le scelte dei vacanzieri: l’Europa resta sempre la destinazione preferita anche perché rappresenta una soluzione più economica e in particolare le mete più gettonate sono le coste italiane e francesi. Due fattori, secondo quanto emerge dallo studio, vengono presi maggiormente in considerazione: il clima, con il 45% degli europei che sceglie dove andare in base alla temperatura, la sicurezza, criterio di scelta nel 49% dei casi e infine i costi che condizionano il 39% degli europei.

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