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Un bambino con due mamme: il primo caso in Italia

Il Tribunale di Pisa si è rivolto alla Corte Costituzionale per stabilire se due donne sposate e con figlio possano dare al bimbo – sull’atto di nascita – la doppia maternità.
A cura di Davide Falcioni
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Un bambino nato in Italia per la prima volta potrebbe avere – sull'atto di nascita – due mamme: il Tribunale di Pisa, infatti, si è rivolto alla Corte Costituzionale per verificare se la legge vigente nel nostro paese, nel vietare di indicare come madri due donne lesbiche – non commetta una violazione dei loro diritti fondamentali. Il bimbo è nato due anni fa a Pisa da una donna toscana e da una statunitense, sposate nel Wisconsin . Il piccolo – come testimoniato  dalla clinica danese a cui le due donne si sono rivolte per la procreazione assistita – è stato concepito grazie alla donazione eterologa a cui una delle due ha dato il consenso. Sul certificato di nascita, che al momento riporta solo il nome della madre gestazionale, è scritto che il bambino è nato con l’eterologa: anche in questo caso si tratta di una novità nel nostro paese.

"Il nostro bambino risulta solo figlio di Margaret (nome di fantasia, ndr), e dato che lei è americana, io non posso trasmettergli la nazionalità italiana a cui, nonostante il nostro Paese non ci tratti al pari di tutti gli altri cittadini, teniamo molto. Abbiamo deciso di farlo nascere qui perché è casa, invece il bimbo per l’Italia è straniero e ha un solo genitore", ha dichiarato Giovanna (anche questo, nome di fantasia). "Nel mio Paese — ribatte Margaret — sarebbe stato subito registrato come figlio di entrambe. Mi sento gelare quando penso che qui in Italia gli venga negato un diritto talmente basilare".

Per questo le due donne hanno deciso di rivolgersi all'avvocato trentino Alexander Schuster, per fare ricorso al Tribunale di Pisa contro la negazione della "doppia maternità". "Se il bimbo fosse nato negli Stati Uniti — afferma il legale — il certificato con la doppia maternità sarebbe stato trascritto senza problemi, come sancito da numerosi giudici di merito e anche dalla Corte di Cassazione. Ma visto che il parto è avvenuto in Italia, per redigere i suoi documenti gli Stati Uniti devono ora basarsi sull’atto italiano che ne indica una sola e non possono aggiungere l’altra madre".

Ebbene, il Tribunale di Pisa ha parzialmente accolto l’istanza delle due mamme. Il giudice Marco Viani ha ammesso di dubitare  della legittimità costituzionale della legge che vieta la "doppia maternità" quando "non consente di formare in Italia un atto di nascita in cui vengano riconosciute come genitori di un cittadino di nazionalità straniera due persone dello stesso sesso" dal momento che "in modo irragionevole limita il diritto di persone che, in base alla legge straniera applicabile, sono legate da un rapporto di genitorialità-filiazione di vedere riconosciuta pienamente in Italia la loro formazione sociale". Sulla vicenda dovranno adesso esprimersi i giudici della suprema corte: se accetteranno l’impostazione del Tribunale di Pisa, questo caso potrebbe essere il primo di riconoscimento di genitori dello stesso sesso in Italia.

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