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Uganda, al parco con la babysitter è sbranato vivo da un leopardo: morto bimbo di 3 anni

Un bimbo di tre anni è stato rapito e sbranato vivo da un leopardo in un parco safari in Uganda. Il piccolo aveva seguito la babysitter che si era allontanata in una zona non recintata. Le forze dell’ordine sono sulle tracce dell’animale: “Ha mangiato carne umana e tenterà di farlo ancora, è molto pericoloso”.
A cura di Ida Artiaco
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Tragedia in Uganda, dove un bambino di tre anni è stato sbranato vivo da un leopardo mentre si trovava con la babysitter presso il parco nazionale Queen Elizabeth. La vittima, Elisha Nabugyere, sarebbe il figlio di una guardia forestale che lavora all'interno dello stesso parco. L'attacco è avvenuto lo scorso venerdì 4 maggio in una zona non recintata del safari, nei pressi degli alloggi del personale. L'animale avrebbe rapito il piccolo, che aveva seguito la donna all'esterno della struttura, trascinandolo nella boscaglia. La bambinaia ha sentito le urla del bimbo e ha cercato di chiedere aiuto, ma ormai era troppo tardi.

I suoi resti sono stati trovati il giorno successivo vicino a un albero e davanti agli occhi sconvolti dei presenti, mentre del leopardo si sono perse le tracce. La polizia locale è stata mobilitata per trovarlo e dopo tre giorni le ricerche sono ancora in alto mare. "La babysitter non sapeva che il bambino la stava seguendo, ne siamo certi. Ora dobbiamo assolutamente fermare l'animale – ha dichiarato alla stampa il portavoce delle forze dell'ordine ugandesi, Bashir Angi – perché una volta che ha mangiato la carne umana non si fermerà e tenterà di farlo ancora, quindi è potenzialmente molto pericoloso". Il Queen Elizabeth National Park è uno dei parchi safari più famosi dell'Africa, visitato ogni anni da centinaia di migliaia di turisti, nonostante al suo interno viva la popolazione più cospicua di predatori dell'intero continente.

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