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Ue, ambasciatore tedesco in Italia: “Dalla Germania non vi vediamo come un rischio”

L’ambasciatore tedesco in Italia, Viktor Elbling, in un’intervista all’Ansa, ha sottolineato come l’Italia non sia considerata un pericolo nell’Unione Europea. È stato ripreso inoltre il negoziato sul respingimento dei migranti, a cui manca la firma di Matteo Salvini per essere approvato.
A cura di Chiara Caraboni
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"Dobbiamo, con solidarietà europea, risolvere i problemi insieme", ha dichiarato il nuovo ambasciatore tedesco in Italia, Viktor Elbling in un’intervista dell’Ansa. Secondo l’ambasciatore, infatti, "far vedere alcuni membri europei come un problema non aiuta molto", bisognerebbe piuttosto ragionare collettivamente su come risolvere i problemi, perché "le regole valgono per tutti e sono lì per essere rispettate da noi tutti". Il diplomatico ha quindi sottolineato come la Germania non veda l'Italia come un rischio e neppure come un pericolo per l'Europa, nonostante riconosca la necessità di una crescita economica per la penisola.

Elbling ha ripreso successivamente, durante l'intervista, l’accordo sul respingimento dei migranti in discussione tra Germania e Italia, definendolo “importante per tutti e due i Paesi". Infatti, come già annunciato dal ministro dell’Interno tedesco Horst Seehofer, per chiudere il negoziato manca solamente l’approvazione da Roma, quindi la firma di Matteo Salvini. Firma che, come dichiarato dal ministro dell’Interno italiano, arriverà solo raggiunto un accordo “a saldo zero”: il numero dei richiedenti asilo salvati sulle coste italiane deve essere pari al numero degli accolti da Berlino. Una trattativa che, come spiegato dal ministro Seehofer, non sarà una soluzione del problema profughi, ma l'introduzione di una regolamentazione più restrittiva.

Cosa prevede l'accordo con la Germania sul respingimento dei migranti

Con i negoziati per il respingimento dei richiedenti asilo entro le 48 oresi tenterà di evitare che migliaia di migranti economici attraversino il Mediterraneo per raggiungere illegalmente l'Europa. In questo modo si renderà ancora più complesso, o meglio impossibile, il viaggio verso nord, con respingimenti eseguibili seduta stante al confine del Brennero e presso altri varchi. Applicando quindi il meccanismo dei respingimenti automatici, verrebbe meno l'effetto calamita, ottenuto senza rinunciare a Schengen.

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