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Udine, professoressa sospesa: botte, insulti e umiliazioni ai bambini

L’insegnante aveva creato un clima di puro panico in classe grazie a violenze sia fisiche che psicologiche.
A cura di Davide Falcioni
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Un'insegnante di una scuola media della provincia di Udine è stata sospesa per 10 mesi dal suo lavoro a causa di episodi di maltrattamento ai danni dei suoi alunni. La donna è accusata di aver favorito in classe la presenza di un clima di disagio, angoscia e paura, con rimproveri continui, l'uso di epiteti volgari e umilianti e punizioni eccessive.

Le indagini nei confronti della donna, 52 anni, erano scattate all'inizio di due anni fa in seguito alla segnalazione di alcuni genitori, che avevano riferito lo stato d'ansia e disagio vissuto dai figli durante le lezioni. Nella prima fase dell'inchiesta, condotta dalla Squadra Mobile di Udine, sono stati interrogati il dirigente scolastico e, con l'ausilio di una psicologa, gli alunni della docente. Sono stati proprio questi ultimi a raccontare il clima in classe.

Dalle audizioni dei giovani è emerso anche che la professoressa ha imposto ad alcuni alunni di rimanere fuori dall'aula non consentendo loro di assistere alla maggior parte delle lezioni, punizione non fondata su motivi razionali bensì sul fatto di "stare antipatici". Secondo gli inquirenti l'insegnante si è resa anche responsabile di aggressioni fisiche ai danni dei suoi studenti con percosse, schiaffi e spinte. I maltrattamenti sono stati ripresi attraverso l'installazione di sistemi di videosorveglianza nell'ambiente scolastico, effettuata nella seconda fase delle indagini, dopo nuove segnalazioni dei genitori.

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