385 CONDIVISIONI

Ucciso dal vicino a Palermo, sul luogo del delitto un lenzuolo: “Mostro hai ucciso senza pietà”

“Mostro hai ucciso mio marito senza pietà. Senza pensare ai bambini”: un lenzuolo bianco con questa scritta è stato affisso dalla famiglia di Cosimo D’Aleo, ucciso a Sferracavallo da Pietro Billitteri, suo vicino di casa. Dopo l’ennesima lite l’assassino ha sparato contro il muratore che stava arrostendo della carne nel barbecue.
A cura di Susanna Picone
385 CONDIVISIONI
Immagine

“Mostro hai ucciso mio marito senza pietà. Senza pensare ai bambini”. Un lenzuolo bianco con questa scritta è stato affisso dalla famiglia di Cosimo D’Aleo, l’uomo di quarantatré anni ucciso due giorni fa a Sferracavallo, borgata marinara di Palermo, da un vicino di casa. Un vicino, il sessantenne Piero Billitteri, che avrebbe sparato al culmine di un litigio a quanto pare nato dal fumo provocato dal barbecue. E ora la famiglia della vittima chiede giustizia per questa assurda morte e lo ribadisce con quel lenzuolo apparso davanti casa dove Billitteri viene definito un “mostro” che ha ucciso “senza pietà”. D'Aleo è stato ucciso davanti alla sua famiglia, incredula per quanto stava accadendo. “Quell’uomo deve pagare. Ha ucciso un uomo davanti ai suoi figli”, ha ribadito anche davanti ai giornalisti la vedova della vittima. “Adesso come facciamo, siamo rimasti soli, come facciamo”, ha continuato a ripetere la donna.

D’Aleo ucciso “perché il fumo del barbecue infastidiva il suo vicino” – Pietro Billitteri avrebbe sparato con una pistola calibro 38 contro Cosimo D’Aleo in seguito all’ennesima lite. Fermato dopo il delitto in un magazzino alla Marinella a Palermo, l’indagato – che vive al primo piano della stessa palazzina della vittima – durante l'interrogatorio avrebbe confessato il delitto motivando così il suo gesto: “Il vicino faceva il barbecue per strada e impuzzava il mio terrazzo”. Secondo le prime indagini, i due uomini litigavano sempre per questioni di vicinato. E anche il giorno del delitto secondo alcuni testimoni il presunto assassino si era lamentato del fumo che dalla strada saliva fino a casa sua. Così ha preso una pistola, ha sparato a D’Aleo ed è scappato a bordo della sua Ford Fiesta. “Subivo continue angherie da quell'uomo”, ha tentato di giustificarsi ancora. Fermato con l’accusa di omicidio, ora si trova in carcere al Pagliarelli.

385 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views